Come sarà l’esame di Maturità 2023: date, prove e divieti
Maturità 2023, tutte le novità del ritorno in presenza: cambiano le prove scritte e i requisiti di ammissione, torna il Commissario esterno
Superata la fase dell’emergenza sanitaria, gli esami di Maturità tornano alla normalità: le sessioni d’esame per l’anno scolastico 2022-23, che inizieranno il 21 giugno, si svolgeranno in presenza. L’Esame di Stato prevede due prove scritte a carattere nazionale, cioè decise dal Ministero e uguali per tutti, e un colloquio.
La commissione torna ad essere composta da un presidente esterno, tre commissari interni e tre esterni, mentre cade il requisito dell’ex Alternanza scuola-lavoro per l’ammissione all’esame. Durante i giorni degli esami, sarà vietato usare cellulari, smartphone e dispositivi elettronici dotati di connettività internet.
Esame di Stato 2023: le date e i criteri d’ammissione
Gli esami di maturità 2023 prenderanno il via il 21 giugno alle 8.30, con lo svolgimento della prima prova scritta. Come di consueto, la seconda prova scritta si terrà il giorno successivo, il 22 giugno, alla stessa ora.
Per l’Esame di Stato 2022-23, salvo che per alcuni indirizzi di studio, non è prevista una terza prova scritta: per chi dovrà sostenerla, gli scritti dureranno fino al 27 giugno, data in cui si terrà l’ultima prova scritta. Le prove suppletive, quelle cioè destinate agli studenti che non hanno potuto sostenere l’esame nella sessione ordinaria, si terranno il 5, il 6 e l’11 luglio, sempre a partire dalle 8.30.
L’ammissione agli esami di Stato viene decisa dal Consiglio di classe nel corso dello scrutinio finale, che attribuisce le valutazioni alle singole discipline: per essere ammessi alla Maturità, lo studente deve aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale, deve aver partecipato alle prove Invalsi 2023 e avere un voto in condotta non inferiore a 6/10.
Per quanto riguarda il voto delle singole discipline, si legge nella guida del Ministero, “non deve essere inferiore a 6/10”: in caso di insufficienze in una materia o in un gruppo di discipline, il Consiglio di classe può comunque deliberare l’ammissione all’esame dello studente, fornendo adeguate motivazioni. Decade invece, tra i requisiti d’ammissione, lo svolgimento delle attività PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), l’ex Alternanza scuola-lavoro.
Come cambiano le prove d’esame e i voti della maturità
La prima prova, uguale per tutti, è il tema di italiano, che secondo le indicazioni del Ministero serve “ad accertare sia la padronanza della lingua sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti”. La prova avrà una durata massima di 6 ore, e gli studenti potranno scegliere tra sette diverse tracce nei seguenti ambiti: arte, letteratura, storia, filosofia, scienza, tecnologia, economia e società.
La seconda prova, quella che riguarda le materie specifiche di ogni indirizzo di studio, quest’anno non sarà elaborata dalle commissioni ma arriva direttamente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, recentemente al centro di una rumorosa polemica partita dai social.
Per quanto riguarda i Licei, ci saranno Latino per il Liceo Classico, Matematica per il Liceo Scientifico, quello in assoluto con più iscritti in Italia, Lingua e cultura straniera al Liceo Linguistico, Teoria, analisi e composizione per il Liceo Musicale e Coreutico.
Gli studenti degli Istituti tecnici commerciali troveranno nella seconda prova scritta Economia Aziendale, mentre quelli iscritti all’indirizzo tecnico Elettronica ed Elettrotecnica sosterranno una prova in Sistemi Automatici.
L’ultima prova dell’Esame di Stato è il colloquio finale, un esame multidisciplinare che include anche l’educazione civica e valuta le capacità dello studente a partire da uno spunto iniziale proposto dalla Commissione, come un’immagine o un breve video.
Quanto ai voti, ogni studente arriva all’esame con un massimo di 40 punti attribuiti per il credito scolastico, a cui vanno aggiunte le votazioni delle singole prove, il cui punteggio massimo è di 20 punti. La commissione può assegnare fino a 5 punti di bonus agli studenti particolarmente meritevoli.
Maturità 2023, regole e divieti
Nei giorni delle prove scritte sarà assolutamente vietato utilizzare telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, nonché “dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini”.
Le indicazioni sono riportate in una Nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito del 12 maggio 2023, in cui viene anche vietato l’uso di apparecchi e dispositivi in grado di connettersi a reti Wi-fi di qualunque tipo.
Durante le prove scritte, il collegamento a internet sarà consentito esclusivamente ad alcuni membri del personale scolastico e su un numero limitato di dispositivi: “Nel corso dello svolgimento delle prove scritte”, si legge nella nota del MIM, “dovrà, di norma, essere disattivato il collegamento alla rete internet di tutti gli altri computer presenti all’interno delle sedi scolastiche interessate dalle prove scritte”. Il mancato rispetto dei divieti, come sottolineato nella nota ministeriale, comporta l’immediata esclusione da tutte le prove d’esame.