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"Caso logo" al Ministero dell'Istruzione e del Merito: la nota

Pioggia di critiche per il nuovo simbolo del Ministero dell’Istruzione e del Merito comparso sui social: il “caso logo” e la risposta del Mim

Il nuovo logo del Mim e la sede del Ministero dell'Istruzione e del Merito

Il “nuovo logo” del Ministero dell’Istruzione e del Merito è comparso a sorpresa sui profili social del dicastero, e a quanto pare non ha raccolto il favore degli utenti. In pochi minuti, sui social si è scatenata una raffica di meme e commenti, tra l’indignato e l’ironico: c’è chi rileva l’improbabilità del “font gommoso”, chi crede che il nuovo logo del Mim potrebbe essere adatto all’industria casearia e anche chi denuncia un chiaro riferimento all’estetica del Ventennio.

Il Ministero, dal canto suo, ha già risposto alle critiche tramite una nota stampa in cui si precisa che “non è stato effettuato alcun cambio del logo ufficiale del Ministero”: a quanto pare, la grafica tanto contestata non finirà su pagelle scolastiche e carta intestata.

Il nuovo logo del Ministero dell’Istruzione e del Merito

Il nuovo logo del Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fatto la sua comparsa in rete nella tarda mattinata di martedì 16 maggio, come immagine del profilo delle pagine social ufficiali del dicastero presieduto da Giuseppe Valditara.

Il simbolo mostra le iniziali Mim in grandi caratteri bianchi su fondo azzurro: le due emme dalle forme arrotondate incorniciano la i, che è sovrastata da un puntino a forma di scudetto tricolore, anche lui piuttosto arrotondato.

Non è la prima volta che un logo diventa oggetto di accese polemiche, ma stavolta non si tratta solo di gusti: molti utenti dei social hanno contestato la forma delle emme, che secondo lo storico dell’arte Tomaso Montanari ricorda chiaramente “due bei fasci littorii”, mentre altri hanno criticato lo stile del logo, più adatto a un fumetto che non a un Ministero.

Tanti gli utenti social che hanno sottolineato l’essenzialità, forse estrema, del nuovo logo del Mim: “Bellino dai il logo. L’avete fatto con Windows 95?”, ironizza l’ex ministro Danilo Toninelli. Molti rievocano la Venere influencer in minigonna del Ministero del Turismo, mentre altri chiedono se il nuovo logo sia stato disegnato da un tifoso del Napoli in festa per il terzo scudetto o da un ubriaco.

Le critiche al nuovo logo del Mim sui social (e non solo)

Dopo la criticatissima campagna di promozione turistica “Open To Meraviglia”, il logo del ministero del Merito potrebbe essere “il nuovo epic fail del Governo”, si legge su ‘L’Espresso’. “Cringe”, “improbabile”, “il peggior logo di sempre” sono soltanto alcune delle definizioni che si possono trovare scorrendo la sezione commenti di Facebook e Twitter.

Sul nuovo logo del Mim si sono espressi anche esperti del settore, che hanno sottolineato la presenza di diversi errori nel simbolo comparso sui social: la storica dell’arte Helga Marsala, su ‘Artribune’, parla di scarsa leggibilità e disequilibrio tra le lettere, ed evidenzia l’uso di un font “totalmente fuori registro”, che non trasmette autorevolezza e sembra più adatto a “un marchio di caramelle, chupa-chups, bubble-gum”.

Moltissimi commenti si concentrano proprio sull’aspetto frivolo e commerciale del logo: “Bello il nuovo logo del Ministero dell’istruzione e del merito. Chissà se fanno anche lo stracchino senza lattosio”, commenta un’utente citata su ‘Open’.

Qualcuno fa anche timidamente notare la stranezza del “puntino tricolore” sulla i: o qualcuno non sa che sulla i maiuscola non ci va il puntino, fa notare un’utente, oppure è stato usato il minuscolo per “Istruzione” – in entrambi i casi una scelta opinabile.

La risposta del Ministero: nessun cambio di logo

La risposta del Ministero non si è fatta attendere, ed è arrivata a poche ore dalla pubblicazione del simbolo che ha scatenato le polemiche: “ il Ministero dell’Istruzione e del Merito precisa che non è stato effettuato alcun cambio del logo ufficiale del Ministero, che rimane invariato”, precisa il dicastero.

“Quella pubblicata oggi è una grafica creata per i canali social, il cui utilizzo sarà temporaneo, fino al prossimo 22 maggio, e limitato a due soli eventi che vedono la partecipazione del MIM”, si legge nella nota. Le lattiginose emme arrotondate del “nuovo logo” rappresenteranno quindi il Ministero dell’Istruzione soltanto per pochi giorni, e non in ambito istituzionale.

“Quanto alle fantasiose interpretazioni che rimanderebbero a iconografie di epoche passate”, scrive il Ministero, “si tratta di insinuazioni ingiuriose, impossibili da commentare”.