Le città con più ristoranti, pizzerie e bar in Italia
Molti italiani mangiano fuori casa, per esigenze lavorative o per semplice piacere personale: ecco quali sono le città che hanno più punti di consumo
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Bar e ristoranti in Italia
Appena un anno fa, all'inizio del 2023, il Global Outlet Index di CGA by NielsenIq indicava un aumento nelle aperture dei locali di ristorazione (e non solo), pari a circa il 4% nel corso del biennio precedente - quello in piena pandemia.
La diffusione dei bar e ristoranti
Il report indicava la Lombardia come la regione con la maggior presenza di bar, mentre il Lazio e l'Abruzzo vantavano il record per l'incremento delle nuove aperture in fatto di ristoranti. Qual è la situazione odierna?
Roma
La nuova Guida Horeca ci rivela che la città italiana con la maggior presenza di punti di consumo è Roma: la capitale vanta circa 20.200 locali tra ristoranti, pizzerie, bar, strutture ricettive, gastronomie e altri esercizi di questo genere.
Milano
Al secondo posto c'è invece Milano, dove si contano ben 12.418 locali pubblici: un risultato che non sorprende, considerando che da sempre la città è considerata il centro per eccellenza della ristorazione, del divertimento e della socializzazione.
I ristoranti a Milano
Milano ha, in effetti, un gran numero di ristoranti: sono circa 6.000, la metà dei quali è specializzata in cucina italiana. Non mancano tuttavia offerte particolari, per degustare specialità provenienti praticamente da tutto il mondo. Inoltre, secondo l'analisi, nel 57% dei casi si va al ristorante per la cena - il pranzo si aggiudica solo il 34% del segmento.
I bar a Milano
E per quanto riguarda i bar? Ce ne sono ben 4.963 sul territorio milanese: solo il 20% è in centro città, mentre i restanti si trovano in zone semicentrali (il 35%), dove si concentrano soprattutto i locali notturni, e in aree periferiche (il 42%). Circa la metà dei bar è specializzata in prime colazioni, il 27% ha un'ottima scelta per il pranzo e il 16% si occupa prevalentemente del dopo cena. Incredibilmente, solo il 7% si concentra sugli aperitivi.
Le strutture ricettive a Milano
L'indagine offre una panoramica anche sulle strutture ricettive: a Milano sono rappresentate soprattutto da hotel (costituiscono l'81% del totale), di cui il 2,5% di fascia alta. I bed&breakfast sono invece solamente il 19%.
Torino
Voliamo ora presso un'altra grande città italiana, la vivace Torino. Qui si contano oltre 6.500 locali dedicati al consumo fuori casa, in prevalenza bar, ristoranti italiani e pizzerie.
I bar a Torino
Il capoluogo piemontese sembra avere una netta predilezione per i bar, che sono quasi 3.300 (il 50% dei locali): in questo si differenzia da Milano, che invece vede predominare i ristoranti. A Torino, le caffetterie e i bar tradizionali vanno per la maggiore (sono il 49%), ma c'è anche un'ampia scelta di bar multifunzionali (27%).
Firenze
Infine, ecco una panoramica sulla città di Firenze: ci sono circa 4.000 locali, di cui la metà è costituita da ristoranti. A seguire, percentualmente parlando, si trovano bar, strutture ricettive e altri esercizi commerciali come gastronomie, rosticcerie e panetterie.
Mangiare fuori casa è talvolta un’esigenza (basti pensare ai tantissimi lavoratori che non possono rientrare per la pausa pranzo), ma è sempre più spesso un’occasione per socializzare, per divertirsi o semplicemente per godersi un po’ di tempo piacevole assaporando buon cibo. Non sorprende, dunque, che i punti di consumo in Italia continuino ad aumentare: ristoranti, pizzerie e bar sono sempre più capillarmente diffusi in tutto il Paese, ma in alcune città sono più presenti che in altre. A rivelarcelo è il nuovo report di CGA by NielsenIq, realizzato sui dati della Guida Horeca stilata in collaborazione con Jakala. Lo studio ci offre una puntuale analisi sul panorama della consumazione fuori casa nelle grandi città italiane. Scopriamo qualcosa in più.