Chi sono gli italiani che evadono di più: tutte le categorie
Chi sono gli italiani che potenzialmente evadono di più in base agli indici Isa sull'aderenza tra stili di vita e fatturato, presunto oppure reale
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Chi sono gli italiani che evadono di più
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I dati pubblicati dal Dipartimento Finanze del Ministero del Tesoro e analizzati in un approfondimento de 'Il Fatto Quotidiano', hanno permesso di tracciare un quadro sociologico del Paese, provando a capire quali sono le categorie con più potenziali evasori fiscali. Provare è una parola chiave, perché si parla di potenziali evasori: categorie che presentano i voti peggiori in termini di affidabilità fiscale, in base ai calcoli degli indici Isa che tengono in considerazione l'aderenza tra stili di vita e fatturato, presunto o reale, delle partite Iva.
Ristoranti
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Nella categoria dei possibili inaffidabili troviamo i titolari di ristoranti che presentano redditi medi poco superiori ai 15.000 euro, con i locali più piccoli risultano spesso in perdita.
Bar e gelaterie
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Anche il comparto di bar e gelaterie presenza un'ampia categoria di inaffidabili, indicata con il 56% dei contribuenti.
Discoteche
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Le discoteche, categorie che comprende sia i locali notturni che le scuole di danza, occupa la seconda posizione della classifica con il 77% di potenziali evasori. Il 64% delle attività di gestione di spazi culturali, sportivi e ricreativi, come cinema, giostre e parchi, è potenzialmente inaffidabile, si legge sul 'Fatto'.
Mercerie
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Dai dati del Ministero del Tesoro emerge che la propensione al nero non è uguale per tutti gli appartenenti al settore del commercio al dettaglio: i potenziali evasori tra le mercerie sarebbero il 68%, mentre per i negozi di abbigliamento il 65%.
Negozi di giocattoli
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Restando nel settore del commercio al dettaglio, i potenziali evasori tra i negozi di giocattoli raggiungono quota 67%, tra i panettieri il 70%.
Giornalai
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Risultano meno evidenti le difformità per altre categorie come quelle dei giornalai, dove i potenziali evasori non supererebbero il 45%.
Ottici
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Difformità non elevate anche tra gli ottici: la quota di potenziali evasori si attesta vicino al 50%.
Fotografi
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Stesso discorso degli ottici per i fotografi: i potenziali evasori sarebbero circa il 50%, non un dato elevatissimo. Bene il settore della sanità, con gli studi medici e i laboratori tra i più virtuosi: solo il 25% sotto soglia.
Farmacisti
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I farmacisti meritano un discorso a parte, perché il 62,6% di loro potrebbero appartenere alla categoria dei potenziali evasori, ma Marco Cossolo, il Presidente di Federfama, ha affrontato l'argomento così: "La vicenda non riguarda l’evasione fiscale ma esclusivamente la non corrispondenza tra gli importi dichiarati dalle farmacie e quelli previsti dall'Isa - si legge sul 'Corriere della Sera' - le farmacie emettono regolari scontrini fiscali e fatture per tutti i prodotti e servizi erogati e non si registrano fenomeni di evasione anche perché grazie alla documentazione rilasciata dalla farmacia i cittadini possono richiedere la detrazione fiscale. Il fenomeno della non corrispondenza tra importi dichiarati e Isa si è registrato, in particolare, nelle farmacie che nell'anno 2022 hanno realizzato ricavi significativi dai servizi connessi al Covid-19, quali tamponi e vaccini, ricavi che sono molto diminuiti nel 2023. Si è trattato infatti di prestazioni legate alla situazione emergenziale contingente, che non possono essere considerate un elemento strutturale dei ricavi delle farmacie".
In base ai calcoli dei famigerati indici Isa che prendono in considerazione l’aderenza tra lo stile di vita e il fatturato, presunto o reale, delle partite Iva, andiamo a scoprire quali sono le categorie dei potenziali evasori fiscali in Italia.