Il castello di Parrano è stato venduto all'asta: il prezzo
Il Castello di Parrano, il cui valore iniziale era stato stimato attorno ai 30 milioni di euro, dopo diversi tentativi è stato venduto all'asta
Il castello di Parrano, fortezza del XII secolo che si trova in provincia di Terni, dopo diversi tentativi senza buon fine è stato finalmente venduto all’asta.
Il Castello di Parrano è stato finalmente venduto all’asta
Aveva fatto già più volte parlare di sé il Castello di Parrano che sorge nell’omonimo borgo in cima ad una collina che domina dall’alto il centro piccolo abitato. Le sue origini sembrano risalire attorno all’anno mille quando i vescovi di Orvieto ordinarono la costruzione di una fortezza nel luogo in cui c’erano già resti di un precedente edificio romano. Questo castello è stato costruito in un luogo strategico che permetteva il controllo dei territori circostanti e di tutta la Valle del Chiani. Attorno al maniero si è poi sviluppato tutto il borgo medioevale formato da un dedalo di strette viette e da case in pietra.
Il castello era già stato messo all’asta diverse volte ma nessuna era andata a buon fine. Insieme alla fortezza, infatti, vengono venduti anche una tenuta di oltre 2.700 acri con 23 casali, 12 piccoli laghi ed alcune scuderie, tanto che alcuni avevano parlato di Parrano come del “borgo in vendita”. In realtà è solo il cosiddetto Principato di Parrano, che compone una piccola parte della città, ad essere in vendita. All’inizio si era stimato il valore dell’intero complesso attorno ai 30 milioni di euro, ma la mancanza di offerte ha fatto scendere la quotazione.
In questo caso il prezzo base dell’asta era di 13,5 milioni di euro, ma era stata inclusa la possibilità di offerta minima a 10,1 milioni di euro. Così, la società “Nuovo Feudo Parrano” si è aggiudicata l’intero complesso per 10,1 milioni di euro.
La storia del castello di Parrano
Il castello di Parrano è considerato uno dei più bei manieri dell’Umbria. La fortezza costruita nel XII secolo è stata poi più volte ampliata e ristrutturata. Il corpo principale si sviluppa su cinque piani e il suo ruolo difensivo e di avvistamento è testimoniato dalla presenza di due alte torri a pianta quadrata.
In principio la proprietà apparteneva allo Stato Pontificio per cui erano stati costruiti appositi collegamenti che permettevano al pontefice di raggiungere velocemente dalla sua camera la cappella di San Biagio che era connessa con la chiesa di Parrano. Verso la fine del XII secolo il vescovo di Orvieto cede i diritti feudali sul castello di Parrano alla famiglia Bulgarelli, che nel tempo diventerà una delle casate più potenti della Tuscia,
Il complesso nel corso del tempo ha cambiato diversi proprietari e nel XVI secolo ai Bulgarelli si sono succeduti i Baglioni di Perugia A metà Settecento grazie al marchese Francesco Ruspoli-Marescotti la proprietà ha subito importanti lavori di rimaneggiamento che hanno in parte modificato l’aspetto originale. L’obiettivo del marchese era quello di trasformare la fortezza più in una residenza dall’aspetto signorile e accogliente e abbondare l’aspetto più difensivo.
Con il tempo si sono qui succeduti personaggi illustri della zona come marchese Duval, il commendator Giuseppe Florio, il commendator Vincenzo Puccinelli, don Mario Ruspali e, infine, anche Vittorio Valletta, che è stato direttore generale della Fiat. Negli anni duemila nuovi proprietari hanno realizzato importanti lavori per realizzare un centro termale sfruttando le acque della sorgente che era stata rinvenuta.
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