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Caravella portoghese trovata sulla spiaggia di Capo Peloro

Nella spiaggia di Capo Peloro a Messina è scattato l'allarme per il ritrovamento di una Caravella portoghese, un animale molto pericoloso per l'uomo

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Si torna a parlare della presenza nei nostri mari della Caravella portoghese, una specie di celenterato marino che può essere particolarmente pericoloso per l’uomo.

Trovano un altro esemplare di Caravella portoghese

A lanciare un nuovo allarme sulla presenza della Caravella nelle nostre acque è la società di ricerca Necton che ha espresso le sue preoccupazioni in merito alla pericolosità dell’animale. La Caravella portoghese (Physalia physalis) è stata trovata ieri sulla spiaggia di Capo Peloro, nota anche come Punta del Faro, che si trova nella zona nord orientale della Sicilia e fa parte del comune di Messina.

Non è la prima volta che un esemplare di Caravella Portoghese viene rintracciata nei mari italiani, solo qualche settimana fa, infatti, avvistamenti di questo animale erano stati segnalati nelle acque di Lampedusa dal personale dell’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie.

Il sindaco di Lampedusa aveva fatto una appello ai cittadini di prestare molta attenzione all’animale e lo stesso stanno ora facendo i biologi di Necton che invitano tutti coloro che incontrano tale specie a contattare subito la società. La Caravella è, infatti, molto pericolosa e spesso non viene riconosciuta dall’uomo.

Perché le Caravelle Portoghesi sono così pericolose

La Caravella portoghese, così chiamata perché la sua forma riprende quella di una nave con le vele aperte, è un celenterato che fa parte dell’ordine dei sifonofori. Questa specie non è un singolo organismo pluricellulare, ma un aggregato di individui di quattro tipi diversi, chiamati zooplancton e collegati tra loro.

La parte esterna e galleggiate di questo animale è nota come pneumatoforo o più volgarmente “vela”, dato che è una sacca colma di gas che permette all’animale di galleggiare. Questa può essere lunga tra i 9 e i 30 cm ed è di colore trasparente con tinte blu o viola. La conformazione e il colore dell’animale fa sì che questo possa essere confuso dai bagnanti per una bottiglia di plastica o per un sacchetto e quindi venga sottovalutata la sua pericolosità. La Caravella, infatti, è dotata di tentacoli molto lunghi che possono pungere l’uomo e iniettare sostanze tossiche.

In realtà il Mediterraneo non sarebbe l’habitat ideale della Caravella perché le sue acque hanno sempre avuto temperature troppo basse, tuttavia, in questi ultimi anni, l’aumento della temperatura ne sta facilitando sempre più la presenza.

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