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I borghi d'Italia da riscoprire grazie allo smart working

In Italia ci sono tanti suggestivi borghi da riscoprire grazie allo smart working: ecco i paesi che hanno attivato iniziative per attirare i lavoratori

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Lavorare in modalità smart working è diventato la “regola” per molte persone nel 2020, a causa della pandemia di Coronavirus. Molti borghi d’Italia, anche tra i più piccoli, si sono di conseguenza attrezzati per attirare i lavoratori, fornendo loro tutto l’occorrente per poter svolgere il lavoro da remoto e offrendo al contempo la possibilità di beneficiare di un nuovo stile di vita, all’insegna del relax e della natura. Scopriamone alcuni.

Santa Fiora, il primo smart working village d’Italia

In Toscana, più precisamente in provincia di Grosseto, il borgo di Santa Fiora si è posto l’obiettivo di diventare il primo “smart working village d’Italia”. L’iniziativa è stata lanciata dal Comune, sulla scia del recente arrivo in paese della banda ultralarga. Il piano prevede l’erogazione di voucher destinati a coloro che prenderanno casa nel territorio comunale per almeno 2 mesi.

Latronico, la “città del benessere”

Latronico, piccolo borgo in provincia di Potenza, in Basilicata, è soprannominato “la città del benessere” grazie alla sua aria pulita e alle tante aree verdi. L’offerta del sindaco Fausto De Maria agli smart workers punta proprio su questo. Su ‘Facebook’ ha lanciato la proposta: “Vivi in una città e lavorerai in smart working? Allora perché non vieni a vivere nella nostra Latronico in questi mesi! Il miglior modo per difendersi dal Coronavirus! Tanto verde, aria pulita, e tante buone cose. Case in affitto e/o vendita da trovare anche sul sito del nostro comune”.

Castropignano, case a 1 euro per gli smart workers

In Molise, il sindaco di Castropignano, Nicola Scapillati, ha deciso di offrire agli smart workers e ai turisti stranieri la possibilità di acquistare le case abbandonate nel centro storico al prezzo simbolico di 1 euro, con l’impegno di ristrutturarle.

Il paese, in provincia di Campobasso, si trova su una collina che domina la valle del Biferno. Il paesaggio è dominato dai tratturi. Quello traLucera e Castel di Sangro è uno dei percorsi più suggestivi e meglio conservati dell’intero Molise, ideale da percorrere a piedi o a cavallo.

Arona, per gli smart workers in “fuga” da Milano

Arona, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, è stato inserito nell’elenco dei Borghi Bandiera Arancione da visitare nell’autunno 2020. La zona dei laghi lombardi (anche se Arona, come specificato, si trova in provincia di Novara) è molto richiesta nel 2020 da chi, costretto a lavorare in modalità smart working, sta scegliendo di lasciare le grandi città, come Milano.

Montepulciano, dove lavorare con una vista mozzafiato

A Montepulciano, in provincia di Siena, in Toscana, è nata Smartway, startup pensata appositamente per soddisfare le esigenze dei lavoratori in smartworking e dei viaggiatori promuovendo il turismo duramente colpito dalla pandemia di Covid-19.

Il centro nevralgico dell’offerta è proprio a Montepulciano, un borgo medievale ricco di eleganti palazzi rinascimentali, antiche chiese e suggestive piazze, con una vista panoramica mozzafiato sulla Val d’Orcia e la Val di Chiana.

Monterubiaglio, il paese del vino

Un altro borgo promosso da Smartway è quello di Monterubiaglio, frazione di Castel Viscardo (nella foto in basso), in provincia di Terni, in Umbria. Le origini del paese risalgono al periodo etrusco-romano, ma è dominato dal castello di origini medievali. E’ conosciuto come “il paese del vino”, dal momento che l’attività principale dei suoi abitanti è sempre stata la produzione di vino, in particolare vinsanto e vini pregiati.

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