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Arte & Cultura

Con la Biennale di Architettura del 2018 Venezia alla ricerca del "freespace"

Fino al 25 novembre 2018 la Biennale di Architettura, con "Free space", pone al centro dell'evento il senso di umanità e la ricerca del bene

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Tutto pronto a Venezia per ospitare la Mostra Internazionale di Architettura che fino al 25 Novembre diffonderà sui giardini dell’Arsenale proposte e progetti di decine di architetti.

La sedicesima edizione ruota attorno a un antico e saggio proverbio greco che ben fa intendere lo spirito dell’ultima edizione della mostra che affronta e sviscera gli aspetti più esaltanti della progettazione degli spazi urbani: “Una società cresce e progredisce quando gli anziani piantano alberi alla cui ombra sanno che non potranno sedersi”. Nasce e cresce così la necessità di promuovere la realizzazione degli spazi pubblici e comuni con uno spirito propositivo che attinge alla creatività di architetti di tutto il mondo.

Curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, il titolo di questa edizione della Biennale di Architettura è “Freespace“, spazi liberi, gratuiti e condivisi. Ma non sarà l’unico tema trattato negli ampi spazi dedicati all’evento che abbracciano tanto il perimetro dell’Arsenale di Venezia quanto tutta l’isola di San Giorgio Maggiore.

Grande l’importanza data a due eventi paralleli: uno si chiama Close Encounter, meetings with remarkable projects che attinge e sviscera le grandi opere del passato e poi The Practice of Teaching che approfondisce gli aspetti più esaltanti dell’insegnamento legato ai temi architettonici.

Dal Libano all’Arabia Saudita, passnando per Antigua, Pakistan e anche dalla Santa Sede, il labirinto dei padiglioni a tema nazionale accompagna i visitatori nel dedalo di progetti intessuti di suggestioni nazionali che potranno servire da incisivo e suggestivo spunto di riflessione per le menti pronte ad accogliere spunti e punti di vista internazionali.

Tanti anche i “Meetings on Architecture” gli incontri con gli architetti presenti durante l’evento. I giovani laureati inoltre, freschi d’accademia, saranno pronti a dispensare informazioni e consigli nei luoghi strategici del perimetro dedicato alla Mostra, un po’come dei cataloghi viventi.

Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, non nasconde l’orgoglio di un evento che richiama nella Serenissima professionisti da tutto il mondo: «Con questa edizione poniamo al centro dell’attenzione la questione dello spazio, della qualità dello spazio, dello spazio libero e gratuito. La volontà di creare freespace può risultare in modo specifico come caratteristica propria di singoli progetti. Ma Space, free space, public space possono anche rivelare la presenza o l’assenza in genere dell’architettura, se intendiamo come architettura il pensiero applicato allo spazio nel quale viviamo e abitiamo. E la mostra ci darà esempi, insegnamenti e motivi di discussione»

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