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Cosenza
In seguito alle indagini della Procura della Repubblica di Cosenza, sono stati sequestrati misuratori di velocità denominati T-Exspeed v.2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità, sia media che puntuale, dislocate lungo la SS 107 e la SP 234 del territorio della provincia di Cosenza, la SS.106 delle Calabrie.
Venezia
Anche sul territorio di Venezia ci sono autovelox sequestrati che potrebbero risultare non omologati, portando così a un eventuale annullamento delle multe emesse nei confronti degli automobilisti.
Vicenza
Come riferito da 'Repubblica', tra i Comuni italiani dove sono state sequestrate le apparecchiature per il rilevamento della velocità in strada troviamo anche Vicenza, inserita di recente nella classifica dedicata alle città più romantiche d'Italia.
Modena
Gli autovelox sequestrati in seguito all'indagine della Procura della Repubblica di Cosenza riguardano Comuni dislocati in diverse zone del territorio nazionale: tra i Comuni coinvolti troviamo anche Modena.
Reggio Emilia
Insieme a Modena, un altro Comune dell'Emilia Romagna è stato coinvolto nel sequestro di autovelox: si tratta di Reggio Emilia.
Formigine
Restando in Emilia, anche a Formigine (in provincia di Modena) ci sono autovelox che potrebbero risultare non omologati e portare all'eventuale annullamento delle multe emesse nei confronti degli utenti della strada.
Pomarico
Autovelox sequestrati anche a Pomarico: si tratta di un Comune di circa 3.700 abitanti situato in provincia di Matera.
Cerignola
In Puglia, diventata una delle mete preferite dai vip grazie all'effetto G7, i possibili autovelox non omologati si trovano nel territorio di Cerignola, in provincia di Foggia.
Arcola
Tra gli autovelox sequestrati e finiti sotto la lente d'ingrandimento della autorità troviamo anche dispositivi situati ad Arcola, in provincia della Spezia.
Gli altri Comuni
Gli altri Comuni dove sono stati sequestrati gli autovelox sono: Pianezza (Città Metropolitana di Torino); Piadena (Provincia di Cremona); Carlentini (Libero consorzio comunale di Siracusa); San Martino in Pensilis (Provincia di Campobasso).
Il provvedimento emesso da parte del Gip di Cosenza riguardo i misuratori di velocità denominati T-Exspeed v.2.0 con postazioni fisse può cambiare le carte in tavola sul fronte delle multe emesse dagli autovelox: con la decisione presa nell’ambito delle indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica, sono diversi i comuni italiani dove le contravvenzioni potrebbero essere annullate a causa di dispositivi non omologati.
Gli operatori della Polizia Stradale, a seguito della delega delle indagini emessa dalla Procura della Repubblica di Cosenza, sarebbero riusciti a cristallizzare elementi che hanno consentito al Gip di emettere provvedimenti di sequestro riguardanti i misuratori di velocità denominati T-Exspeed v.2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità, sia media che puntuale, dislocate lungo il territorio della provincia di Cosenza. Il sequestro riguarda anche altre apparecchiature che si trovano dislocate in diverse zone del territorio nazionale, dal Nord al Sud passando per il centro: le multe emesse dai dispositivi in questione potrebbero essere annullate.
Come riferito da ‘Repubblica’, gli accertamenti effettuati hanno consentito di appurare la mancata omologazione dei dispositivi e l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da questi sistemi, con il conseguente rischio concreto di danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti a cui spesso i giudici riconoscono l’annullamento del verbale e in alcune occasioni anche il risarcimento delle spese.