Quanto sono alti gli italiani e cos'è il target genetico
Uno studio ha evidenziato che negli ultimi 35 anni l'altezza media di bambini e adolescenti italiani è rimasta invariata: cos'è il target genetico
Una recente ricerca, pubblicata alla fine del mese di marzo sulla popolare rivista scientifica ‘Nature‘, ha messo in evidenza diversi dati interessanti sulla statura di bambini e adolescenti nel mondo.
Lo studio, per esempio, ha mostrato che, negli ultimi 3 decenni, la differenza di statura tra gli adolescenti e i bambini vissuti in campagna e quelli vissuti in aree urbane si è ridotta e, nei Paesi più sviluppati, è quasi sfumata. Precedentemente, invece, i bambini cittadini risultavano più alti di quelli vissuti in campagna.
In riferimento all’Italia, dalla ricerca è emerso, invece, che, dal 1985 al 2020, l’altezza media di bambini e adolescenti è rimasta sostanzialmente stabile. Ma perché? Lo ha spiegato, al ‘Corriere della Sera’, Ilaria Lazzareschi, pediatra dell’UOC Pediatria Del Dipartimento della Salute della donna e del bambino dell’IRCCS Policlinico Gemelli di Roma, miglior ospedale d’Italia per Newsweek.
Perché in Italia non si cresce più
La pediatra Ilaria Lazzareschi ha spiegato così il dato relativo all’Italia emerso dalla ricerca pubblicata su ‘Nature’ a fine marzo: “Questo succede perché probabilmente noi italiani stiamo raggiungendo il target genetico e, quindi, più di un tot non possiamo salire. Dagli inizi del Novecento agli anni Ottanta i ragazzi mediamente erano aumentati di circa 10-12 centimetri. Probabilmente le migliorate condizioni sociali ci stanno facendo raggiungere il target genetico”.
Cos’è il target genetico
Ilaria Lazzareschi ha fatto riferimento al target genetico per spiegare il probabile motivo per cui in Italia, dal 1985 al 2020, l’altezza media dei bambini e degli adolescenti è rimasta sostanzialmente invariata.
Ma cos’è il target genetico? Lo ha spiegato la stessa specialista: “È la possibilità di crescita che si ha in base alla genetica dei genitori: i figli di genitori alti hanno più possibilità di essere alti e i figli di genitori bassi hanno meno probabilità di essere alti. Il patrimonio genetico si può realizzare appieno solo se tutti gli altri elementi sono favorevoli: nutrizione, benessere psicosociale, ormoni e farmaci“.
Ilaria Lazzarecchi ha spiegato poi che il target “dipende anche dalla popolazione”, sottolineando che “in Italia ora abbiamo un’influenza di tante altre etnie” e che “tra qualche anno potrebbe cambiare l’andamento di statura”.
In termini più pratici, la professoressa ha spiegato così il target genetico: “C’è un’altezza che non supereremo mai perché dipende dal patrimonio genetico, ma non è detto che non sia maggiore di quella dei nostri genitori, dato che raggiungere il massimo dipende dalle condizioni di vita. Non sappiamo se i nostri genitori hanno sviluppato tutte le potenzialità”.
Altezza degli italiani: i dati
Stando alle statistiche degli Ncd Risk Factor Collaboration (una rete internazionale composta da 800 ricercatori che collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità) l’altezza media di un uomo italiano, nel 2016, era pari a 177,8 centimetri, mentre quella delle donne era di 164,6 centimetri. Sempre nel 2016, l’Italia si trovava al 29mo posto (su 179 Paesi) nella classifica stilata in base alle altezze degli uomini e al 32mo posto in quella che prendeva in considerazione le altezze delle donne nelle varie nazioni.
Un altro dato spiega meglio l’evoluzione dell’altezza degli italiani: nelle serie storiche dell’Istat, che recentemente ha condiviso una previsione sul calo demografico dell’Italia, nel 1915 la statura media risultava essere pari a 166,19 centimetri, mentre nel 1980 era di 174,58 centimetri.