Allarme morbillo: ecco le regioni più colpite
Aumentano i casi di morbillo in Italia, i medici invitano alla vaccinazione. Lombardia, Piemonte, Toscana e Lazio le più colpite
Il morbillo fa di nuovo paura in Italia. Il Ministero della Salute definisce “preoccupante” l’escalation dei casi, dovuta principalmente al calo delle vaccinazioni contro il virus che causa la malattia. Il morbillo si trasmette facilmente per via aerea e, oltre allo sfogo cutaneo, causa tosse, raffreddore e febbre alta, ma può comportare anche molte complicazioni gravi, dalla polmonite alle encefaliti, che si sviluppano anche 6-8 anni dopo l’infezione, con esiti mortali.
Dall’inizio dell’anno, i casi di morbillo sono più che triplicati: da gennaio 2017 ne sono già stati registrati oltre 700, il 230 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati rilevati 220 casi (844 il numero complessivo di tutto il 2016). Più della metà rientra nella fascia di età tra i 15 e i 39 anni, con un aumento dei contagi tra medici, infermieri e più in generale in ambito sanitario.
Finora, le regioni più colpite sono Lombardia, Piemonte, Toscana e Lazio.
Nonostante la Lombardia sia al primo posto a livello nazionale per la copertura vaccinale, attestata al 92% (89% a Milano), il calo delle vaccinazioni è costante.
L’area più colpita dal mrobillo è la Brianza, con ben 51 casi registrati finora, seguita da Milano, Brescia, Mantova e Cremona. Per sensibilizzare al vaccino è stata ideata la campagna “WikiVaccini”, con volantini, video promozionali ed un sito ad hoc, attraverso cui si possono trovare risposte alle domande relative alla vaccinazione e ottenere indicazioni utili.
In Piemonte, negli ultimi mesi del 2016 e fino al 15 marzo 2017 sono pervenute 269 segnalazioni, di cui 72 dall’Asl TO1 di Torino. Casi di contagio si sono registrati anche in ospedale, la maggior parte dei quali (23 su 27) a carico di operatori sanitari e 4 a carico dei pazienti ricoverati. Il dato che colpisce di più è l’età delle persone contagiate: il 70% dei casi interessa, infatti, giovani adulti poco più che ventenni. L’assessorato regionale alla Sanità afferma, però, che la situazione è sotto controllo e ricorda che la vaccinazione è raccomandata e gratuita per tutti i soggetti non vaccinati o che non hanno ancora affrontato la malattia.
I dati sui casi di morbillo sono preoccupanti anche in Toscana. Attualmente, i casi segnalati sono il triplo di quelli notificati in tutto l’anno. Anche qui, ad ammalarsi sono soprattutto i giovani adulti che si trovano in attività lavorativa. All’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze, si sono registrati tre casi di morbillo tra gli operatori sanitari e nel mese di gennaio altri casi simili si erano verificati nel presidio Santa Maria Annunziata, a Bagno a Ripoli.
Nel Lazio, la provincia più colpita è Latina, dove si segnalano numerosi contagi e ricoveri all‘ospedale Santa Maria Goretti.
Gli esperti e il Ministero della Salute invitano alla prevenzione, ribadendo l’importanza della vaccinazione non solo per proteggere se stessi, ma anche come un atto di responsabilità collettivo.