Alba diventa Città Creativa Unesco per la gastronomia
Tra tartufi, vini, nocciole, dopo Parma anche la capitale delle Langhe ottiene il riconoscimento di Città creativa Unesco per la gastronomia
Alba è la nuova città creativa dell’Unesco. La città piemontese entra così nel gotha delle località del mondo che eccellono nella attività creative. Al pari di Zahlè in Libano, Östersund in Svezia, Jeonju nella Corea del Sud, Gaziantep in Turchia, Papayàn in Colombia e naturalmente Parma, che ottenne il riconoscimento due anni fa, Alba ha convinto la giuria riunitasi alla fine di ottobre a Parigi grazie all’eccellenza dei prodotti culinari che si producono nella città in provincia di Cuneo.
I vigneti e i noccioleti descritti dalla penna di Calvino, ma anche i succulenti piatti preparati da chef stellati, senza dimenticare il miele e le altre eccellenze che nascono sulla riva del Tanaro, ottengono così uno dei titoli più ambiti tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco: città creativa per l’enogastronomia, un riconoscimento che elogia il rapporto unico che in queste terre l’uomo ha stretto con la natura e che si concretizza in prodotti enogastronomici preziosi, leccornie pregiate, tra le migliori al mondo. Non c’è dubbio, infatti, che nel piccolo paese delle Langhe si concentrino alcuni dei sapori più buoni del mondo.
Tra i suoi dolci declivi i tartufai, seguiti da segugi dall’olfatto sopraffino, vanno alla ricerca del tartufo bianco, tesoro raro e prezioso protagonista di piatti unici e raffinati. Le spolverate del prezioso fungo ipogeo arricchiscono di sapori i piatti tipici di Alba come la carne cruda all’albese, i tajarin e i ravioli del plin. Ma non è soltanto il tartufo, re indiscusso delle Langhe, ad aver convinto la giuria a premiare la città di Alba, ci sono anche le nocciole igp dal caratteristico aroma intenso, un vero tripudio di sapori protagonista di dolci e creme spalmabili e barrette di cioccolato. A contribuire al trionfo di sapori della città piemontese c’è anche il miele delle Langhe nelle sue più profumate e gustose sfumature: millefiori, castagno, acacia. Ma non basta. Sulle colline di Alba i vigneti trovano le condizioni perfette per la produzione di pregiate uve il cui succo verrà tramutato in ricercati vini dal sapore inimitabile: il Barolo docg, il Barbaresco docg, il Nebbiolo d’Alba, ma anche il Diano d’Alba docg, il Dogliani docg e il Dolcetto d’Alba doc, capolavori enologici che accompagnano con il loro sapore pranzi e cene oggi ancora più speciali grazie al recente riconoscimento dell’Unesco.