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Arte & Cultura

Valle dei Templi, a spasso tra la storia ad Agrigento

Alla scoperta del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, sito patrimonio dell'Unesco: templi principali, percorso e tutte le info utili.

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Lungo la costa meridionale della Sicilia, ad Agrigento, c’è la Valle dei Templi, un parco archeologico noto e apprezzato in tutto il mondo. Nel 1997 la Valle dei Templi è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco mentre vent’anni dopo, nel 2017, si è aggiudicata il titolo di Paesaggio più bello d’Italia.

Per capire davvero l’importanza di quest’area, sia dal punto di vista storico e culturale che paesaggistico, dobbiamo varcare virtualmente le soglie di questo parco archeologico grande 1300 ettari. Al suo interno sono custoditi straordinari templi dorici, che narrano una storia millenaria iniziata nel VI secolo a.C. con la nascita della città di Akragas, fondata dai greci e divenuta una delle più importanti del Mar Mediterraneo sia per i suoi scambi commerciali che per l’intensa vita culturale.

Dove si trova la Valle dei Templi

La Valle dei Templi è uno dei siti archeologici più estesi, rappresentativi e meglio conservati della civiltà greca classica in Italia. L’area archeologica corrisponde ai resti dell’antica Akragas, nucleo originario della moderna città di Agrigento, sulla costa sud-ovest della Sicilia.

La visita del Parco archeologico della Valle dei Templi inizia idealmente dalla cima della Rupe Atenea dove si ergeva un Santuario dedicato a Zeus Atabyrios e Athena Lindia, divinità protettrici importate da Rodi.

Cosa vedere alla Valle dei Templi

Gli imponenti templi dorici della Valle dei Templi di Agrigento rappresentano una delle più significative testimonianze della cultura e dell’arte greca in Italia.

  • Il Tempio di Era

Il Tempio di Era, eretto nell’angolo sud-est e rivolto (come gli altri) a oriente, è un doppio quadrato dalle dimensioni imponenti, in cui sono conservate 30 colonne, di cui 16 dotate di capitello. Nel 406 a.C. fu dato alle fiamme dai Cartaginesi e i resti dell’incendio sono ancora visibili sul muro della cella. Fu restaurato dal Torremuzza nel 1787.

  • Il Tempio della Concordia

Il Tempio della Concordia è ritenuto, assieme al Partenone, il tempio dorico meglio conservato al mondo. Fu eretto attorno al 430 a.C. e, nel 597, fu trasformato in basilica cristiana dal vescovo Gregorio. Deve il suo nome allo storico Fazello, che rinvenne un’iscrizione latina nelle vicinanze (che però non ha alcun rapporto col tempio).

  • Il Tempio di Eracle

Il Tempio di Eracle è il più antico di Akragas (510 a.C.). Delle sue 38 colonne originali (6 sui frontoni e 15 sui lati lunghi, contando anche quelle degli angoli), solo 9, rialzate nel 1922, si stagliano ora in mezzo alle rovine.

  • Il Tempio di Zeus

Il Tempio di Zeus fu eretto dagli agrigentini dopo la vittoria conseguita sui Cartaginesi a Himera (480-479), come offerta di ringraziamento alla divinità. Di forma pseudoperiptera (ossia circondato non da colonne libere, bensì da semicolonne), era uno dei monumenti più grandiosi dell’antichità per proporzioni. Accanto alle sue rovine giace un telamone (nella foto in basso), una delle 38 gigantesche statue originariamente collocate tra le colonne del tempio. Quello che è possibile osservare oggi nel Parco archeologico è una copia: l’originale si trova nel Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo di Agrigento.

  • Il Tempio dei Dioscuri

Il Tempio dei Dioscuri è il simbolo della città di Agrigento. Delle 34 colonne, solo 4 si stagliano oggi tra le rovine. Nel 1836, l’edificio fu sgombrato dalle pietre e dalla terra da che lo avevano ricoperto per molti secoli. Gli archeologi eressero sui gradoni 3 colonne a cui, nel 1856, ne fu poi aggiunta una quarta.

  • Il Tempio di Asclepio

Il Tempio di Asclepio era il luogo dove malati e infermi accorrevano per ricevere le cure. Secondo Cicerone, al suo interno era presente una statua di Apollo realizzata da Mirone.

  • Il Tempio di Demetra

Il Tempio di Demetra, datato tra il 480 e il 470 a.C., è un esempio di edificio distilo in antis, ossia privo del colonnato esterno e costituito da una cella preceduta da un pronao con due colonne. Della struttura originaria si sono conservati il basamento, i muri esterni della cella e quelli divisori tra cella e pronao, inglobati dalla chiesa medievale dedicata a S. Biagio.

  • Il Bouleuterion

Il Bouleuterion è un edificio pubblico in cui si svolgevano le riunioni della boule, cioè l’assemblea dei rappresentanti eletti dal popolo. Fu portato alla luce negli anni Ottanta da alcuni scavi archeologici condotti sul versante nord del Poggio San Nicola. La sua costruzione, secondo gli archeologi, risale al VI sec a.C..

  • L’Ekklesiasterion

L’Ekklesiasterion (sede dell’ekklesia o assemblea di tutti i cittadini liberi) è un edificio riportato alla luce negli anni Sessanta nella zona del poggio di San Nicola. Si tratta del primo ritrovamento di monumento pubblico a carattere non sacro dell’antica Akragas.

  • L’Oratorio di Falaride

L’Oratorio di Falaride fu realizzato attorno alla fine del II inizi del I sec. a.C., quando l’antico Ekklesiasterion di periodo classico fu completamente coperto di terra.

La mappa della Valle dei Templi

Il percorso archeologico della Valle dei Templi, come detto, parte dalla cima della Rupe Atenea. Sulla sua estremità orientale si trovano il Tempio di Demetra e il Santuario rupestre di Demetra e di Persefone.

Scendendo lungo la Via Panoramica dei Templi si incontra il Tempio di Giunone. Percorrendo a piedi la Via Sacra (che taglia da est verso ovest la Collina dei Templi) è possibile ammirare il Tempio della Concordia. Dopo la Villa Aurea c’è, poi, il Tempio di Eracle.

Oltrepassando la strada moderna che porta al piano di San Gregorio si scorgono i resti del Tempio di Asclepio. Poi si entra nell’area del Tempio di Zeus. Nell’area sottostante c’è il Tempio dei Dioscuri.

Tornando verso la porta Aurea e risalendo verso la città moderna, si arriva al poggetto di San Nicola. Qua si incontrano l’Ekklesiasterion e l’Oratorio di Falaride. Dietro la chiesa, sui resti del monastero cistersense, è stato costruito il Museo archeologico regionale. Sul versante nord del Poggio San Nicola c’è il Bouleuterion.

 

Orari d’apertura e biglietti per la Valle dei Templi

Il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento è visitabile nei giorni feriali dalle ore 8,30 alle 22 (uscita entro le 23) e nei giorni festivi e prefestivi dalle ore 8,30 alle 23 (uscita entro le 24). Occasionalmente, alla Valle dei Templi sono previste anche apertura all’alba.

Il biglietto intero costa 10 euro, il ridotto 5 euro. Ogni prima domenica del mese l’ingresso al parco archeologico è gratuito.

Il biglietto d’ingresso è ridotto al 50% per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra 18 e 25 anni. L’ingresso è gratuito per alcune categorie di persone, come i cittadini sotto i 18 anni della comunità europea ed extracomunitari. L’elenco completo si può consultare sul sito ufficiale del Parco della Valle dei Templi.

Il biglietto intero cumulativo per visitare il Parco archeologico della Valle dei Templi e il Museo archeologico costa 13,50 euro, mentre il ridotto 7 euro.

Il ticket intero per il solo Museo archeologico regionale “Pietro Griffo” costa 8 euro (ridotto: 4 euro).

Il biglietto intero cumulativo per visitare il Parco archeologico della Valle dei Templi e il giardino Kolymbetra costa 15 euro (ridotto: 9 euro).

Da Segesta a Selinunte: gli altri templi della Sicilia

Della colonizzazione greca in Sicilia ci sono importanti testimonianze, non solo al Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.

In provincia di Palermo, nell’area archeologica di Termini Imerese, è possibile ammirare i resti del Tempio della Vittoria (Himera).

Tanti i templi presenti nella provincia di Siracusa: tra questi ci sono il Tempio di Apollo, l’Artemision, il Tempio di Atena e il Tempio di Zeus.

A Trapani, infine, spiccano il Tempio di Segesta e quello di Selinunte.

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