Terrone, la parola è un caso: Accademia della Crusca a processo
L'ingegnere salernitano Francesco Terrone ha intentato causa all'Accademia della Crusca perché il termine "terrone" perda il suo significato dispregiativo
Il 16 settembre ha inizio la battaglia legale che vede coinvolta l’Accademia della Crusca: ad averle intentato causa è stato l’ingegnere salernitano Francesco Terrone, che vuole recuperare l’antico significato del termine che con orgoglio porta nel suo cognome.
La battaglia per rivedere il termine “terrone”
Quello che oggi è principalmente un vero e proprio insulto, un tempo aveva un significato ben più profondo. Il termine “terrone” è infatti legato alla ricchezza dei latifondisti, e solo nella seconda metà del ‘900 ha cominciato ad indicare, in senso dispregiativo, coloro che provengono dall’Italia meridionale.
Perché dunque non ripristinare il suo significato originale, così da dare finalmente accezione positiva ad un termine che è stato ormai snaturato? Questa è la battaglia linguistica intrapresa da Francesco Terrone, ingegnere di Mercato San Severino (in provincia di Salerno) che ha l’hobby della poesia, e quindi sa bene quanto sia importante dare un significato ad ogni parola.
In questo caso, non si tratta solo di rimettere in bella luce un termine del passato, ma anche “riconoscere un cognome i cui discendenti diedero lustro all’Italia intera”. Cognome di cui lui è orgoglioso portatore, come erede di una famiglia che affonda le sue origini indietro nei secoli. L’ingegnere ha dunque tentato di comunicare con l’Accademia della Crusca, per far sì che sul suo sito ufficiale venisse riportato non solo il significato dispregiativo di “terrone”, ma anche la sua storia che ne illumina le radici più profonde, quelle legate alla ricchezza delle terre del Sud Italia.
L’Accademia della Crusca in tribunale
L’ingegner Francesco Terrone ha dapprima inviato tre lettere all’Accademia della Crusca, per cercare di stimolare un cambiamento positivo nei confronti del modo in cui il suo cognome viene considerato. Ma, a quanto pare, ha ottenuto solamente delle risposte evasive che non lo hanno soddisfatto. Per questo ha deciso di portare in tribunale il consesso degli illustri linguisti italiani.
L’Accademia si è dunque vista citare dall’avvocato Antonio Cammarota, rappresentante legale della Fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra. Ad allearsi con quest’ultima, anche il Movimento Economico Social Popolare Intereuropeo Culturale: insieme hanno condotto ricerche per risalire al vero significato del termine “terrone”, e ora vorrebbero che fosse finalmente riconosciuto.
La battaglia ha avuto inizio: la prima udienza ha luogo presso il tribunale civile di Nocera Inferiore (Salerno) il 16 settembre. C’è grande attesa su quella che sarà la decisione del giudice.