Terme di Diocleziano: l'applicazione 3D mostra com'erano 1700 anni fa
Grazie alla realtà aumentata sarà possibile immergersi nell'antica bellezza del mastodontico edificio esplorandolo così com'era secoli fa
Visitare le Terme di Diocleziano scoprendone ogni più piccolo e meraviglioso dettaglio, da adesso è possibile grazie alla tecnologia 3D di cui il Museo Nazionale Romano si è recentemente dotato. Un’innovazione che sfrutta la realtà virtuale e che consente ai visitatori appassionati di storia antica di immergersi, seppur virtualmente, nelle acque termali così come dovevano apparire ai cittadini dell’urbe, 17 secoli fa.
Le maestose e bellissime terme vennero inaugurate nel 306 d.C. e furono frequentate soprattutto dai ricchi possidenti e dagli aristocratici che abitavano nei quartieri dell’Esquilino, del Quirinale e del Viminale.
La struttura ha resistito anche alle incursioni dei barbari: dopo il V secolo d.C, Goti e Vandali risparmiarono la mastodontica struttura che però non resse alla distruzione sistematica degli acquedotti avvenuta nel 537. Il mancato approvigionamento di acqua alla struttura ne comportò il lento ed inesorabile abbandono.
Il destino di questo luogo magnifico, finemente decorato da pregevoli e raffinati marmi, caratterizzato da una struttura architettonica unica, seguì un percorso singolare. Venne prima riadattata a stalla, poi utilizzata come una sorta di sala riunioni, seguendo un po’ l’eco della sua antica funzione (i migliori accordi e le più avvincenti discussioni avvenivano di solito proprio presso le terme) senza però il piacere di poter usufruire delle rilassanti acque rigeneranti. Infine il maestoso edificio venne sfruttato come cava per materiali edili.
Fu Papa Sisto V, alla fine del XVI secolo, a dare un vero e proprio colpo di grazia alla struttura: la depredò di almeno 100 mila metri cubi di materiale che utilizzò per costruire la sua villa privata sull’Esquilino.
Nonstante ciò, seppur divenute il fantasma dell’antica e magnifica struttura, le Terme di Diocleziano mantengono tutt’oggi un fascino immutato, ma per cogliere la completa bellezza che si doveva presentare dinnanzi agli occhi degli antichi romani, lo strumento della realtà virtuale consente un tour completo che cancella tutte le distruzioni perpretate con il passare dei secoli.
Il tutto è reso possibile da un’applicazione per smartphone che sfrutta la sinergia di alcuni elementi tecnologici di ultima generazione come i precisi sistemi di geolocalizzazione uniti al visore VR. Mentre si ascolta la guida audio è possibile far apparire davanti ai propri occhi la bellezza delle terme così come dovevano essere 1.700 anni fa.
Il costo per immergeri nell’antico splendore ammonta ad appena 5 euro in più rispetto al costo del classico biglietto, un prezzo accettabile per una totale immersione nella storia.