Starbucks a Milano, ecco la data ufficiale: aprirà a settembre 2018
La nota catena di caffetterie sbarca in Italia, la conferma arriva durante il Seeds & Chips di Milano direttamente dal patron Howard Schultz
Apre a Milano, il prossimo settembre, il primo negozio Starbucks d’Italia. Le insegne della sirena più nota del mondo si paleseranno in Piazza Cardusio, dove entro pochi mesi è prevista l’apertura dell’ennesimo negozio della nota catena di caffetterie statunitense. Una vera e propria sfida per Howard Schultz, amministratore delegato della multinazionale del caffè, che tenta il gran colpo cercando di far breccia nel cuore degli italiani proprio nel paese dove l’amata bevanda scura, quella gustata al bar in pochi minuti, è un’istituzione imprescindibile.
La roastery di Milano si appresta a diventare lo store del caffè più grande d’Europa. Una delle più grandi caffetterie del vecchio continente aprirà presso l’ex palazzo delle Poste su un’area di 2.400 metri quadrati. Per i clienti è previsto un vero e proprio itinerario all’aroma di caffè. Dai chicchi alla bevanda fumante, all’interno dello Starbucks milanese ci sarà una torrefazione interna e nei grandi spazi si prevede di creare un salotto che possa attirare gli amanti della socialità in un luogo dove studenti, lavoratori e persone in cerca di relax possano condividere attimi di convivialità in un luogo caldo e accogliente.
Le voci dell’avvento di Starbucks in Italia si rincorrono fin dal 2015. Howard Schultz, fondatore della catena, durante il Seeds & Chips, l’evento dedicato all’innovazione legata al cibo, ha sedato ogni dubbio, lasciando solo un alone di mistero attorno alla data di apertura, che dovrebbe comunque non andare oltre i primi giorni di settembre.
Il cerchio aperto in Italia si richiude nel Belpaese, proprio a Milano. Nel 1983, all’ombra del Duomo, il futuro capo di uno dei marchi più famosi del mondo venne rapito dal raro senso della comunità che respirò nei bar italiani durante una vacanza proprio a Milano. Dopo 35 anni il sogno nato sotto la Madonnina si concretizza e conquista una delle città italiane più note e importanti.
L’amministratore delegato specifica: “Non vogliamo insegnarvi a fare il caffè, anzi vogliamo farvi vedere cosa abbiamo imparato” e chissà che la multinazionale del caffè non conquisti anche baluardi difesi strenuamente dalla tradizione, come Napoli, dove il caffè è un rituale quasi religioso.