Spiagge a numero chiuso e gli altri divieti per l'estate 2023
Per l'estate 2023, alcune splendide spiagge italiane diventano a numero chiuso o pongono lo stop ai mezzi privati per raggiungerle: ecco quali sono
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Le spiagge di Baunei
Anche per la stagione estiva 2023 ci saranno delle spiagge a numero chiuso. Alcune delle principali si trovano in Sardegna, dove ci sono tante calette immerse nella natura e che meritano di essere preservate. È il caso di Baunei, la cui spiaggia diventa a pagamento: sono disponibili 250 ingressi giornalieri al prezzo di 6 euro.
La spiaggia de La Pelosa
Un'altra spiaggia a numero chiuso molto famosa è quella di Stintino, che sorge di fronte all'isola dell'Asinara. Si tratta della spiaggia de La Pelosa, un vero paradiso terrestre: ormai da anni occorre prenotare per potervi accedere, inoltre anche i parcheggi sono limitati e vi è il divieto di utilizzare teli mare sulla sabbia (sono concesse solamente stuoie).
L’isola di Procida
Non solo spiagge a numero chiuso: diverse località turistiche hanno deciso di limitare il traffico per ridurre l'inquinamento e il caos estivo. Come ad esempio l'isola di Procida, che ha inasprito il divieto di sbarco per auto e motorini provenienti da fuori regione.
L’isola del Giglio
Iniziativa simile sull'isola del Giglio, che durante la stagione estiva vede quasi decuplicare la sua popolazione. Durante il mese di agosto, l'auto è consentita solamente ai turisti che soggiorneranno per almeno 4 giorni, dietro pagamento di un contributo di 3 euro.
Lampedusa
Anche in Sicilia aumentano i controlli e i divieti. A Lampedusa, dove lo scorso anno ci sono stati ben 200mila arrivi (su una popolazione di appena 6.700 abitanti), l'amministrazione ha chiesto l'autorizzazione per vietare l'arrivo di auto e motorini per i non residenti, in un periodo di 40 giorni.
L’isola di Linosa
Stesso provvedimento è stato richiesto anche per l'isola di Linosa: qui, il divieto di auto e motorini per i turisti è però esteso a tutto il periodo estivo. E per di più è stato approvato un regolamento che prevede il sequestro del mezzo nel caso in cui il suo proprietario sia sorpreso per tre volte a trasportare spazzatura senza conferirla nel luogo idoneo.
Cefalù
C'è poi una piccola novità anche a Cefalù, una delle località turistiche più belle (e affollate) di tutta la Sicilia: in occasione della stagione estiva 2023, le autorità hanno deciso di aumentare il servizio di vigilanza per preservare l'ambiente e combattere gesti di inciviltà.
I laghi del Trentino Alto Adige
I provvedimenti restrittivi per l'estate non trovano applicazione solamente al mare. Ci sono alcuni divieti anche in montagna, soprattutto sui laghi: in Trentino Alto Adige, sono due le realtà che hanno approvato delle restrizioni. Al lago di Tenno è stata ideata una fascia attorno allo specchio d'acqua per limitare gli arrivi. Mentre presso il lago di Braies è attivo da anni un programma per contenere il traffico.
Venezia
Infine, le più belle città d'arte italiane hanno varato alcuni divieti per la stagione estiva. A Venezia, i turisti che non soggiorneranno sul territorio dovranno passare attraverso dei tornelli pagando un ticket dai 3 ai 10 euro (in base alla capienza raggiunta). Ed è possibile che sia introdotto anche il numero chiuso.
Firenze
È invece a Firenze che, per preservare il centro storico, l'amministrazione ha proposto una regolamentazione più restrittiva per quanto riguarda gli affitti brevi.
Le previsioni per l’estate 2023 sono davvero rosee: dopo il lungo periodo di crisi dovuto alla pandemia, il settore turistico è in netta ripresa e sono moltissimi i viaggiatori che sceglieranno l’Italia per le proprie vacanze balneari. Questo è naturalmente un ottimo segnale, ma torna a preoccupare l’eccessivo afflusso di turisti in quelle piccole realtà che, durante la stagione estiva, vengono letteralmente prese d’assalto. Si tratta di un problema dovuto all’inquinamento (spesso i vacanzieri preferiscono spostarsi con i mezzi privati), ma anche allo spropositato sfruttamento delle risorse naturali che mette a rischio l’ambiente. Quali sono le possibili soluzioni?
Già in altri Paesi, sono state adottate delle specifiche ordinanze per vietare l’uso dei mezzi propri nelle destinazioni più turistiche, come obiettivo per rendere i viaggiatori più responsabili del loro impatto sulla natura. E in alcuni casi sono previste addirittura regolamentazioni sull’accesso ai luoghi che sarebbero più a rischio a causa del sovraffollamento. Sulla stessa linea, anche in Italia sono stati emanati provvedimenti simili, solitamente dalle più piccole località turistiche che risentono davvero troppo dell’avvento dei vacanzieri durante la stagione estiva. Vediamo quali sono le spiagge italiane a numero chiuso e gli altri divieti imposti per i mesi balneari.