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Schiuma del mare in strada a Livorno: cosa è successo e i rischi

Schiuma del mare dilaga nelle strade a Livorno, fenomeno insolito che ha colpito la costa toscana dopo una mareggiata sollevando attenzione e domande

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Un fenomeno insolito ha catturato l’attenzione dei residenti e dei passanti a Quercianella, in provincia di Livorno. Mercoledì 20 novembre, una schiuma bianca ha ricoperto le strade e le spiagge. L’evento, sorprendente per il suo aspetto visivo, ha sollevato interrogativi sulle cause e sui rischi collegati.

Un fenomeno naturale: perché la schiuma bianca ha invaso Livorno

Lo scenario insolito che si è verificato a Quercianella, vicino Livorno, in seguito a una violenta mareggiata che ha colpito la costa toscana, ha attirato l’attenzione di molti. La schiuma del mare, che ha ricoperto spiagge e strade dopo una forte mareggiata, non è legata a inquinamento o sostanze chimiche pericolose, ma a un fenomeno naturale causato dalle microalghe.

Questi organismi, come il fitoplancton, si trovano abitualmente nelle acque marine, ma in condizioni favorevoli, come alte temperature e acque ricche di nutrienti, possono proliferare rapidamente. Quando si verificano mareggiate, il movimento intenso delle onde rompe le cellule delle alghe, rilasciando proteine e lipidi. I composti, a contatto con l’aria, creano un effetto simile a quello di un detergente naturale, formando una schiuma visibile lungo la riva e, in casi estremi, nelle aree urbane adiacenti.

Questi microrganismi vegetali sono normalmente presenti in quantità minime nell’acqua e diventano visibili solo quando si verifica un’esplosione numerica chiamata bloom algale. In condizioni favorevoli, come quelle registrate negli ultimi mesi con temperature più calde della norma, il fitoplancton cresce in modo esponenziale.

Le forti mareggiate che agitano le acque rompono le cellule delle alghe, liberando sostanze come proteine e lipidi. Questi composti, a contatto con l’aria, formano una sorta di “detergente naturale” che, mescolandosi con le onde, dà vita alla schiuma visibile lungo le coste.

I rischi legati alla schiuma del mare sulle strade

Gli esperti ritengono che il fenomeno possa essere collegato agli effetti del cambiamento climatico, che sta alterando i modelli meteorologici e portando a un riscaldamento delle acque marine. Eventi di questo tipo, infatti, si sono verificati con maggiore frequenza negli ultimi anni. Temperature superiori ai 25°C favoriscono la crescita delle microalghe, aumentando così la probabilità di formazione di schiuma.

Un fenomeno che può essere associato, seppur parzialmente, alla schiuma marina è quello delle mucillagini, osservato principalmente nel Mar Adriatico. Le mucillagini si formano per l’aggregazione di alghe che rilasciano polisaccaridi e proteine, favoriti da alte temperature e bassa movimentazione delle acque. Sebbene meno invasive, le mucillagini sono note per causare macchie scure e spesso maleodoranti lungo le coste, come avvenuto nel 2024 nelle regioni adriatiche, dall’Abruzzo alla Slovenia.

Per quanto riguarda i rischi, il fenomeno non rappresenta un pericolo diretto per la salute umana. Tuttavia, la schiuma può rendere le superfici stradali e pedonali scivolose, aumentando il rischio di cadute o incidenti per chi si trova nelle aree colpite. Si consiglia quindi di procedere con cautela, soprattutto in caso di guida o camminate su tratti interessati dalla schiuma.

Sebbene visivamente spettacolare, l’evento mette in evidenza la fragilità dell’ecosistema marino. La proliferazione delle microalghe è un fenomeno che richiede attenzione, poiché può essere sintomo di squilibri ecologici.

Le autorità locali hanno segnalato l’evento alle istituzioni competenti per monitorarne l’evoluzione e valutare eventuali misure preventive. Nel frattempo, i residenti sono invitati a rispettare le indicazioni delle autorità per garantire la sicurezza nelle aree colpite.

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