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La Scala dei Turchi sarà comprata da Elon Musk? L'appello

La Scala dei Turchi, Patrimonio Unesco a due passi dalla Valle dei Templi, ha bisogno di manutenzione. L'Appello a Elon Musk per acquistarla e proteggerla

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La Scala dei Turchi, simbolo naturalistico di uno dei tratti più suggestivi della costa siciliana è sempre più spesso al centro dell’attenzione: il suo sbriciolarsi e i danni del maltempo mettono a repentaglio la conservazione del Patrimonio Unesco. Ultima novità? Un appello in cui viene invocato l’intervento di Elon Musk perché possa acquistarla e proteggerla.

L’appello a Elon Musk per salvare la Scala dei Turchi

L’imprenditore famoso conosciuto per le imprese spaziali, per aver fondato Tesla e per aver acquistato di recente Twitter  è stato coinvolto in un appello.

Il pensionato Ferdinando Sciabarrà “proprietario” della Scala dei Turchi lancia un appello a Elon Musk perché possa visitare gli scaloni bianchissimi a due passi dalla Valle dei Templi e poi acquistarli per poterli proteggere.

La mancanza di gesti concreti da parte della Pubblica Amministrazione Comunale e Regionale ha spinto il proprietario ad un appello al fondatore di Tesla. Elon Musk, al centro dell’attenzione per aver acquistato di recente il social network Twitter, è il protagonista della richiesta d’acquisto.

Alla domanda diretta sul perché abbia scelto Elon Musk, Sciabarrà al Corriere della Sera risponde “Se le istituzioni siciliane non sono capaci, ben venga qualcuno come Musk. Purché la renda fruibile gratis come abbiamo fatto noi da sempre (…) Musk o altri possono guadagnare in immagine. Cedendo il sito per pubblicità o altro ai grandi della moda, per esempio. Certo, non per costruirci sopra un chiosco o un albergo”.

Perché il proprietario vuole venderla

Il bene, riconosciuto di proprietà di Sciabarrà da parte dei periti del tribunale di Agrigento è in pericolo e ha bisogno di manutenzione.

Come dichiarato dal proprietario in una intervista al Corriere della Sera la provocazione sulla vendita arriva perché “Non è bastato dire alla Regione, al Comune di Realmonte e agli enti pubblici interessati “Ve la regaliamo”. Perché sono arrivate solo promesse. Senza nulla fare. E, dopo un anno, preoccupati da una stagione che si annuncia come un assalto ai gradoni della Scala, la mettiamo all’asta, facendo appello per primo a Elon Musk perché se la compri lui, la protegga e la usi al meglio…”.

Nonostante si tratti di un Patrimonio Unesco di interesse nazionale, vecchie carte catastali attribuiscono la proprietà a Ferdinando Sciabarrà, ex funzionario della Camera di Commercio di Agrigento.

La proposta di donazione rifiutata

Il pensionato “proprietario” della Scala dei Turchi, prima di proporre una vendita ha fatto una proposta di donazione alla Regione e al Comune.

Il signor Sciabarrà sostenuto dalla figlia Angela ha dichiarato al Corriere della Sera “Volevo donarla alla pubblica amministrazione ma il “pubblico” è sordo. Volevamo affidarla ad una associazione ambientalista e ci è stato impedito… è necessario consentire visite in sicurezza dei turisti con accessi controllati, non solo con staccionate facilmente aggirabili. Bisogna bloccare gli smottamenti della roccia che si sfalda.”

Nell’intervista al Corriere della Sera ha anche aggiunto “L a Regione l’anno scorso, dopo l’esito della vicenda penale, promise di interessarsi alla gestione. Come l’amministrazione comunale che, invece di realizzare i controlli, ha riaperto contro di noi una causa civile per rivendicare una usucapione smentita dai periti del giudice penale”.

 

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