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Scabin e i segreti del pesto a Masterchef: occhio al "trappolone"

Davide Scabin è stato ospite nella puntata di Masterchef Italia in onda il 5 gennaio 2023: lo chef ha svelato il segreto del pesto alla genovese

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Il visionario chef Davide Scabin è stato il “commissario esterno” dello Skill Test della puntata del 5 gennaio 2023 di MasterChef Italia. L’obiettivo della prova era quello di provare a restituire autenticità a tre piatti della cucina italiana più famosi all’estero, a partire dal pesto alla genovese.

Parlando con i giudici di ‘Masterchef Italia’ Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli, Davide Scabin ha svelato i segreti della sua ricetta del pesto alla genovese, ma anche il “trappolone” teso ai cuochi amatoriali in gara.

Il pesto alla genovese secondo Davide Scabin

A un certo punto della gara, mentre i cuochi amatoriali si cimentavano nella preparazione del pesto alla genovese, è stato Antonino Cannavacciuolo a chiedere al “commissario esterno” Davide Scabin la sua ricetta dell’iconico piatto ligure: “Come fai ‘sto pesto? Me lo vuoi dire o no?!“.

La risposta di Davide Scabin: “Mandi in pasta aglio e pinoli, aggiungi grani di sale grosso marino e basilico. Quando il basilico inizia a rilasciare clorofilla, il verde, (aggiungi) parmigiano e fiore sardo”.

Chef Cannavacciuolo ha quindi chiesto: “Io ho visto anche del pecorino romano“. Pronta la replica di Davide Scabin: “Quello è il trappolone“.

Chi è Davide Scabin: la sua carriera e i piatti più iconici

Davide Scabin è nato nel 1965 a Rivoli, in provincia di Torino. Per diversi anni ha ricoperto il ruolo di protagonista della scena gastronomica italiana (e non solo) grazie al suo ristorante Combal.Zero, trasferito dal 2002 all’interno del castello di Rivoli (sede del museo di arte contemporanea di Torino) e poi chiuso definitivamente nel 2020.

Durante la sua carriera ha collaborato in diverse occasioni con il Mercato Centrale, prima a Roma e poi a Torino. Dopo la chiusura estiva del 2022, il suo Scabin q.b., proprio al Mercato Centrale di Torino, non ha riaperto.

Poche settimane dopo, però, è arrivato il nuovo annuncio: Davide Scabin è stato scelto dal Carignano, all’interno del Grand Hotel Sitea in via Carlo Alberto a Torino, come chef a cui affidare l’intera proposta gastronomica del Carignano (che oltre al ristorante ha un bistrot pop).

Dopo l’addio di Fabrizio Tesse, inizialmente, il Carignano aveva reso noto di aver affidato la cucina a due suoi giovani allievi, cioè il classe 1997 Francesco Polimeni (da anni chef de cuisine) e Kevin Gardini, proveniente da un’esperienza all’RC Resort di Roberto Conti. Davide Scabin è stato scelto per guidarli.

Il menu degustazione proposto da Davide Scabin al Ristorante Carignano ha un costo di 210 euro, cifra alla quale vanno aggiunti ulteriori 130 euro per l’eventuale abbinamento al calice.

Tra i piatti più noti dello chef Davide Scabin c’è la sua Lasagna spaziale, ideata per conto della Nasa e lanciata nello Spazio nel 2013 per alleviare la “nostalgia di casa” dell’astronauta italiano Luca Parmitano. La ricetta più iconica di Davide Scabin, però, è indubbiamente il Cyber Egg, specialità anche nota come “uovo alla Scabin“: un uovo ricoperto di pellicola da cucina, con all’interno il tuorlo, caviale, scalogno, pepe e vodka. Ma come si mangia questo particolarissimo uovo? Bisogna incidere la pellicola con un bisturi e succhiarne il contenuto.

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