Re Carlo e il tartufo bianco italiano: Locatelli svela il segreto
Lo chef Giorgio Locatelli svela una tradizione che lega Re Carlo all’Italia: ogni anno, per Natale, l'ex Principe di Galles riceve un dono speciale
Le lettere che lo chef stellato Giorgio Locatelli riceve ogni anno da Re Carlo d’Inghilterra iniziano tutte con un amichevole “Dear Giorgio”. Puntuale, qualche settimana dopo il Natale, l’ex Principe di Galles si siede alla scrivania e scrive di proprio pugno una lunga missiva di ringraziamento allo chef.
Una solida tradizione lega lo chef italiano al sovrano inglese: ogni anno, per Natale, Giorgio Locatelli invia in dono un tartufo bianco a Sua Maestà. Re Carlo III ha una vera passione per il prezioso fungo, che ama consumare in maniera piuttosto originale.
Re Carlo e la passione per l’Italia
La storia di Re Carlo III con l’eccellenza enogastronomica italiana è lunga e costellata di amicizie importanti. Tutto ebbe inizio nel 1984, quando l’ex Principe di Galles venne invitato, come ospite d’onore, al Salone del Gusto di Torino: allora – raccontano le cronache del tempo – Re Carlo assaggiò tutto, indicando una chiara preferenza per i prodotti biologici e chiedendo a un assistente di prendere nota su cosa portare con sé in Inghilterra.
La passione del sovrano per il buon cibo italiano affonda le proprie radici nella grande attenzione che da sempre l’ex Principe riserva all’agricoltura biologica e alla tutela delle eccellenze locali, non soltanto in terra inglese.
Sostenitore storico di Slow Food e promotore di diverse importanti iniziative a sostegno degli agricoltori inglesi, da trent’anni Re Carlo cura personalmente il suo orto biologico nella residenza di campagna di Highgrove House, nel Gloucestershire, dove produce anche un suo vino.
La sua passione per le terre e il cibo italiano è nota: oltre alla storica amicizia che lega i Windsor alla famiglia Frescobaldi, che da settecento anni fornisce vino e olio ai Reali inglesi, Re Carlo ha diversi amici in Italia, a partire dal fondatore di Slow Food Carlo Petrini, e qualche tempo fa mostrò interesse nell’acquisire un antico opificio nell’amata Toscana per sottoporlo a restauro.
L’ex Principe di Galles fu anche amico intimo dello chef italiano Antonio Carluccio, grande ristoratore a Londra e membro dell’Ordine dell’Impero britannico: a lui di deve la tradizione di inviare ogni anno uno speciale regalo di Natale a Re Carlo, un prezioso tartufo bianco appositamente selezionato per Sua Maestà.
Tartufo bianco, il segreto di Re Carlo
Giorgio Locatelli, che oggi gestisce uno dei più apprezzati ristoranti stellati di Londra, ha ereditato la tradizione da Antonio Carluccio: “Lui aveva questa attenzione per il Principe, e io spesso lo aiutavo a trovare il tartufo giusto da spedire a Palazzo”, ricorda lo chef al ‘Corriere’.
Ogni anno Locatelli invia un tartufo bianco a Re Carlo, che puntualmente risponde con una lettera scritta a mano: “L’ultima che ci ha mandato, l’inverno scorso, era lunga due pagine”, racconta lo chef, “ma non siamo riusciti a tradurla tutta. Carlo è noto per la sua scrittura indecifrabile, chiamata spider notes perché sembra una ragnatela”.
“Non sono affatto intimo di Carlo come lo era Antonio Carluccio”, spiega lo chef stellato che è stato prima ospite e poi giudice di Masterchef, “però è un vero privilegio per me e per il mio staff poter spedire il tartufo ogni anno a Buckingham Palace”.
Le lunghe lettere che il Sovrano invia allo chef in ringraziamento del prezioso dono parlano della natura, della purezza dell’ambiente che produce il tartufo e di altre tematiche importanti per Re Carlo, da sempre molto impegnato sui fronti della tutela ambientale e dell’agricoltura sostenibile.
Le missive che arrivano con il sigillo reale HRH – His Royal Highness, però, contengono anche dettagli molto personali. Quella di Re Carlo per il tartufo bianco è una vera e propria passione, che cela un curioso dettaglio: “Lui ama mangiarlo a colazione, insieme alle uova”, rivela Locatelli. E quest’anno, per la prima volta, il tartufo bianco sarà indirizzato a un Re.