Re Carlo lancia la pizzeria: i consigli dei pizzaioli italiani
Re Carlo inserisce la pizza nel menù del suo ristorante del Castello di Balmoral: i consigli dei grandi pizzaioli su come si prepara la margherita
Re Carlo III d’Inghilterra si dedica alla pizza: il sovrano britannico ha deciso di inserirla all’interno del menù del suo Mews Café, il ristorante aperto ai visitatori al castello di Balmoral, la residenza reale scozzese.
Alla notizia della scelta di Re Carlo III di inserire la pizza nell’offerta del ristorante, diversi celebri pizzaioli hanno dato i propri consigli a Sua Maestà, a cominciare da Gino Sorbillo.
Nel ristorante di Re Carlo arriva la pizza: i consigli dei grandi pizzaioli
“Ho saputo che Re Carlo III avrebbe fatto inserire diversi tipi di pizza nel menù del ristorante nella sua tenuta scozzese – le parole di Gino Sorbillo riportate da Adnkronos – gli consiglio di far preparare la margherita con i prodotti della nostra tradizione, dall’olio italiano ai pomodori San Marzano alla mozzarella campana. Così rispetterà la storia della pizza napoletana”.
Gino Sorbillo è uno dei pizzaioli più famosi del mondo: la sua è tra le pizze più apprezzate a livello internazionale, grazie a un rigoroso utilizzo di materie prime di qualità e al rispetto della tradizione napoletana. A Re Carlo III, Sorbillo consiglia di inserire nel menù almeno quattro o cinque pizze della tradizione italiana e napoletana, su tutte la margherita. “L’importante – ha spiegato Sorbillo – è che rispetti la tradizione, per le altre pizza usi pure gli ingredienti che desidera”.
Tra le pizze presenti nel menù del ristorante di Re Carlo c’è la Balmoral, realizzata con ingredienti come pollo e bacon: per Lorenzo Sirabella, vincitore del titolo di miglior giovane pizzaiolo nel 2022, “gli accostamenti scelti rispecchiano le tradizioni locali”, quindi via libera a pizze alternative per andare incontro alle esigenze di ogni cliente.
“La pizza è un piatto molto popolare – ha dichiarato Lorenzo Sirabella ad Adnkronos – e c’è senza dubbio una continua rivisitazione del prodotto di base, che viene declinato a seconda dei gusti e dei contesti. Quindi l’accostamento degli ingredienti della Balmoral può andar bene…per loro”.
A chi ritiene alti i prezzi praticati nel ristorante della residenza reale scozzese, Sirabella spiega: “Pur essendo un cibo popolare, la pizza in alcuni contesti può arrivare ad avere anche costi elevati, soprattutto all’estero, quindi il prezzo, seppur alto, credo che vada inserito e considerato in una panoramica più ampia che guarda anche alla reperibilità delle materie prime, come certi tipi di farine, latticini e salumi italiani, pomodori di qualità etc. Credo che a conti fatti 15 sterline sia un prezzo molto onesto per il costo della vita in Inghilterra”.
Re Carlo e l’amore per la cucina italiana
L’amore di Re Carlo III per la cucina italiana è cosa nota, basti pensare che lo chef Giorgio Locatelli, pioniere della ristorazione tricolore d’Oltremanica, ogni anno invia del tartufo bianco al sovrano d’Inghilterra. Dal canto suo, per ringraziarlo del gesto, ogni anno Carlo scrive una lettera indirizzata a Locatelli gestisce uno dei più apprezzati ristoranti stellati di Londra.
Oltre allo stretto rapporto con Giorgio Locatelli, tra i dieci chef italiani più seguiti sui social, la passione di Re Carlo per la cucina italiana affonda le radici negli anni Ottanta, quando l’allora Principe di Galles venne invitato come ospite d’onore al Salone del Gusto di Torino, dove secondo le cronache dell’epoca, assaggiò tutto, chiedendo a un assistente di prendere nota su cosa potesse portare con sé in Inghilterra.