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Arte & Cultura

La Primavera del Botticelli ora si può "toccare"

La famosa opera "La Primavera" di Botticelli rientra all'interno di un progetto che mira a rendere accessibile le opere anche alle persone cieche

Finalmente un’opera straordinaria come la “Primavera del Botticelli” sarà accessibile anche ai ciechi grazie alla nuova collana «tattile» presente presso le Gallerie degli Uffizi.

La Primavera del Botticelli ora si può “toccare”

Il famoso dipinto la Primavera del Botticelli, che è stato eseguito da Sandro Botticelli nel XV secolo, sarà fruibile anche dalle persone cieche grazie ad una nuova iniziativa intrapresa dalle Gallerie degli Uffizi. Si chiama collana «tattile» il progetto ideato dal Dipartimento per l’Educazione – Area Mediazione Culturale e Accessibilità del museo.

L’opera è stata redatta in collaborazione con l’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti di Firenze ed è stata stampata da Zamorani Editore. La collana tattile contiene testi in italiano e in inglese a caratteri ingranditi, testi in Braille, immagini a colori e tavole a rilievo. Lo scopo principale è quello di proporre i capolavori dell’arte italiani tramite un’innovativa esplorazione sensoriale e diversi contenuti audio.

Saranno presenti dei QR codes con i quali è possibile accedere a delle audio-descrizioni che spiegano in dettaglio i contenuti. Il volume sarà acquistabile nei bookshop dei musei delle Gallerie degli Uffizi. Ma le novità non finiscono qui: le Gallerie hanno anche ideato un nuovo percorso tattile, rinnovato rispetto al precedente, e valorizzato dalla presenza di nuove opere originali che sarà possibile toccare, tutte associate a delle didascalie.

L’opera La Primavera del Botticelli

La “Primavera del Botticelli” è un dipinto dell’artista Sandro Botticelli realizzato attorno al 1478 circa. L’opera è attualmente conservata presso la Galleria degli Uffizi a Firenze insieme a molte altri capolavori italiani. Il Botticelli eseguì il dipinto per la villa medicea di Castello appartenente a Lorenzo di Piefrancesco de’ Medici (1463-1503), cugino di secondo grado di Lorenzo il Magnifico. Considerata insieme alla “Nascita di Venere” una delle opere più famose del Rinascimento italiano, la Primavera, secondo le teorie degli esperti, è ambientata in un boschetto di aranci, che molto probabilmente è il giardino delle Esperidi.

La lettura del dipinto avviene da destra verso sinistra e al centro si può ammirare una donna con un elegante drappo rosso; mentre in maniera simmetrica e bilanciata sono disposti altri sette personaggi attorno alla figura femminile centrale che sembrano essere Zefiro, Cupido, Flora, Venere, le tre Grazie e Mercurio.

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