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Curiosità

Perché Poveglia è diventata l'isola infestata dai fantasmi

Macabre leggende e storie inquietanti aleggiano sull'isolotto disabitato situato nella laguna sud di Venezia, diventato una meta da brivido

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Di fronte a Malamocco, nella laguna sud di Venezia, c’è un’isola disabitata di sette ettari considerata uno dei luoghi più infestati del mondo.

Parliamo di Poveglia, anticamente un centro florido e popoloso e oggi disseminata di rovine sepolte nel verde, abbandonata all’erosione e chiusa al turismo.

La sua decadenza coincise con la guerra di Chioggia, quando venne sfruttata come avamposto militare per la sua posizione strategica. Al termine del conflitto, l’isola era completamente devastata e la popolazione era ormai ridotta a poche decine di abitanti.

La sua storia macabra ha però inizio nel 1700, quando Poveglia divenne luogo di quarantena per uomini e merci, ma anche lazzaretto dove furono confinati i malati di peste che, una volta deceduti, venivano bruciati e sepolti sull’isola stessa. Proprio nel corso di quegli anni, cominciarono a fiorire diverse leggende e storie inquietanti sui fantasmi delle persone colpite dalla terribile epidemia.

Racconti ammantati di mistero che aumentarono quando, tra il 1922 e il 1946, l’isola fu sede di uno strano edificio, la cui funzione è ancora oggi oggetto di dibattito, tanto che qualcuno è persino arrivato a negarne l’esistenza. Stando ad alcuni archivi storici, la struttura avrebbe ospitato una casa di riposo per anziani, tuttavia molti elementi inducono a pensare che si fosse trattato in realtà di un ospedale psichiatrico. Ipotesi avvalorata dalla presenza di una pietra recante la scritta “reparto psichiatria”, tuttora presente tre le rovine dell’isola.

La leggenda narra che all’interno del manicomio sarebbero state praticate terribili torture sugli ospiti ricoverati. Tra i racconti più inquietanti, circola quello sul responsabile del reparto di psichiatria che, dopo aver condotto brutali esperimenti sui pazienti, sarebbe infine impazzito, poiché tormentato dagli spiriti di Poveglia, e si sarebbe gettato dal campanile dell’antica pieve di San Vitale. L’infermiera che assistette all’accaduto sostenne che l’uomo non morì con l’impatto al suolo, bensì soffocato da una strana nebbia che si era propagata dal terreno.

Nel 1968, l’isola venne ceduta al Demanio, ma alcuni visitatori curiosi che l’hanno esplorata negli ultimi decenni raccontano di aver visto le anime erranti degli ospiti dell’edificio vagare tra i corridoi ormai deserti o giurerebbero di aver sentito voci e lamenti provenire da questi luoghi spettrali.

Intanto, in America, Poveglia è diventata, nell’opinione comune, uno dei luoghi più infestati del mondo, in seguito a trasmissioni e docu-fiction nonché a un episodio accaduto nel 2016 che ha avuto per protagonisti cinque turisti del Colorado. Condotti sull’isola da un taxi acqueo con l’idea di compiere un’esplorazione notturna, i giovani americani hanno cominciato a urlare, terrorizzati da qualcosa che avrebbero visto o sentito, catturando l’attenzione di una barca di passaggio, per poi essere tratti in salvo dai Vigili del Fuoco.

Benché l’isola di Poveglia sia inaccessibile al pubblico, i turisti più audaci possono comunque visitarla, richiedendo particolari autorizzazioni al comune di Venezia almeno 10 mesi prima o, in alternativa, rivolgendosi a qualche imbarcazione privata.

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