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Pineta Ramazzotti, così è rinato il bosco dopo l'incendio

A 7 anni di distanza da un incendio doloso che aveva devastato l'area, il bosco è rinato

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La Pineta Ramazzotti, una delle 7 sezioni della riserva naturale statale Pineta di Ravenna, è risorta a 7 anni dal devastante incendio doloso del 19 luglio 2002.

Quel giorno, il rogo devastò 65 ettari di quest’area inserita nel Parco del Delta del Po. Come spiegato dal Comune di Ravenna, ora, a 7 anni di distanza, la ripresa vegetativa è visibile e tale da rendere nuovamente possibile la fruizione dell’area, adeguatamente regolamentata.

La Pineta Ramazzotti è riuscita a risorgere in maniera spontanea, anche grazie al sostegno di associazioni e enti benefici e al lavoro dei Carabinieri a tutela della biodiversità. Il Comune di Ravenna si è occupato della realizzazione di passerelle in legno, finalizzate a separare il bosco dalla spiaggia. Quest’area ospita la nidificazione del fratino, una specie protetta di piccolo trampoliere che fa il nido in spiaggia.

Il sindaco Michele de Pascale ha dichiarato: “È davvero grande la soddisfazione nel constatare la rinascita di un luogo così profondamente ferito. Restituirlo alla comunità mi riempie di orgoglio per il lavoro che tutti i soggetti coinvolti hanno svolto per favorirne il naturale sviluppo e conservarne la biodiversità”.

Poi, il primo cittadino ha aggiunto: “È un patrimonio ambientale unico, che va certamente preservato, ma del quale è importante far conoscere a tutti, cittadini e turisti, la straordinaria bellezza anche affinché, attraverso la comprensione della sua unicità, possano diffondersi sempre più comportamenti corretti e rispettosi nella sua fruizione”.

L’accesso con mezzi motorizzati alla Pineta Ramazzotti resta vietato. Durante il periodo della nidificazione, dal 1 marzo al 15 luglio (salvo l’eventuale protrarsi della fase di nidificazione), sono possibili visite guidate a piedi nei giorni di martedì, venerdì, sabato e festivi, a orari prefissati o su prenotazione, limitate a massimo due gruppi in una giornata (da non più di 30 persone), salvo motivate deroghe.

Dal 16 luglio (salvo proroghe) al 28 febbraio, il transito a piedi o in bicicletta è consentito il martedì, il venerdì, il sabato e nei giorni festivi, ma solo lungo l’itinerario ciclopedonale (eccetto visite guidate con itinerario più ampio), fino alla torretta di avvistamento posta alla foce del fiume Bevano. Queste le fasce orarie: da luglio a settembre compresi dalle 8 alle 20, da ottobre e febbraio compresi dalle 9 alle 17.

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