C'è un pesce che difende il mare italiano da un granchio "alieno"
C'è un piccolo pesce chiamato Ghiozzo Paganello che difende il mare italiano da un granchio "alieno", il Granchio corridore atlantico: la scoperta
C’è un granchio “alieno”, conosciuto col nome di Granchio corridore atlantico (il nome scientifico è “Percnon gibbesi“), che dal 1999 ha invaso le coste del Mar Mediterraneo provocando un forte squilibrio negli ecosistemi. La novità, però, è che c’è anche un pesce, il Ghiozzo paganello, che ora ha ingaggiato una battaglia contro quel granchio per salvare l’equilibrio marino.
Lo studio dell’Università di Catania
A svelarlo è stata una ricerca condotta da un team dell’Università di Catania composto da Francesco Tiralongo, Giuseppina Messina e Bianca Maria Lombardo: lo studio, che recentemente è stato pubblicato sulla rivista ‘Journal of Marine Science and Engineering’, prende in esame la dieta del Ghiozzo paganello ad Avola e Noto (due aree vicine della Sicilia sudorientale) e dimostra che questo pesce è in grado di predare in maniera efficiente il Granchio corridore atlantico, specie originariamente diffusa nelle zone costiere degli Oceani Atlantico e Pacifico e segnalato dal 1999 anche nel Mediterraneo.
Cosa dicono gli esperti
Questa la spiegazione di Francesco Tiralongo, riportata da ‘La Repubblica’: “L’analisi dei contenuti stomacali di una significativa quantità di esemplari ha dimostrato chiaramente come il ghiozzo predi con una certa frequenza il granchio invasivo, che è una specie elusiva capace di nascondersi rapidamente sotto ai massi o tra gli anfratti rocciosi. È la prima evidenza di predazione non occasionale di una specie invasiva da parte di una popolazione nativa mediterranea”.
Ancora Francesco Tiralongo: “Possiamo senz’altro dire che questo piccolo pesce contribuisce a ridurre l’abbondanza di questo granchio invasivo lungo le nostre coste. Le specie aliene invasive possono rappresentare una seria minaccia per gli ecosistemi marini, ma anche per l’economia e per la salute dell’uomo, motivo per cui riconoscere le possibili strategie per tenere sotto controllo le popolazioni delle specie invasive, essendo l’eradicazione generalmente sostanzialmente impossibile, è un obiettivo valido per limitare i danni che queste specie possono arrecare”.
I ricercatori dell’Università di Catania che hanno condotto lo studio appena pubblicato sulla rivista ‘Journal of Marine Science and Engineering’ hanno poi spiegato a proposito dei loro obiettivi futuri: “Adesso cercheremo di comprendere se altre specie ittiche hanno iniziato a predare il Granchio corridore atlantico”.