Svelati nuovi segreti su Ötzi: la mummia dei ghiacci è sarda
La Mummia del Similaun, chiamata Ötzi, ci svela nuovi segreti: nuove indagini dimostrano che la sua provenienza non è altoatesina, bensì sarda
Esposta presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige, la Mummia del Similaun ci offre uno spaccato di vita dell’età del bronzo: è davvero sorprendente poter continuare a studiare il corpo di un essere umano vissuto tra il 3.300 e il 3.100 a.C., ed è ancora più affascinante scoprire che ci sono ancora dei segreti da svelare. Come quello sulle origini di Ötzi – così viene da tempo chiamato l’uomo del ghiaccio. Rinvenuto ai piedi del ghiacciaio del Similaun all’inizio degli anni ’90, si è sempre creduto che la sua ascendenza fosse altoatesina. Invece, nuove indagini dimostrano che la mummia arriva dalla Sardegna.
Ötzi, le origini dell’uomo del ghiaccio
Oggigiorno è possibile fare visita a Ötzi, sbirciando attraverso un vetro presso la sala sterile del Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano, dove si trova da molti anni. Ma solo in pochi hanno potuto vedere il “dietro le quinte”, ovvero l’Iceman Box (l’insieme delle celle frigorifere che permettono all’uomo del ghiaccio di conservarsi ancora) e i laboratori dove la mummia viene sottoposta a periodici controlli. Ed è qui che proseguono gli studi, i quali portano a galla sempre qualcosa di nuovo ed interessante. A svelarci l’ultimo segreto tornato alla luce dal corpo di Ötzi è la dottoressa Martina Tauber, che in un’intervista al Corriere del Trentino ha parlato delle origini dell’uomo del ghiaccio.
“Era un uomo di circa 45 anni, ma non sappiamo se sia autoctono. Sotto il profilo genetico, l’aplotipo materno non esiste più: quel raro sottogruppo di Homo Sapiens si è estinto. Invece quello paterno è individuato in Sardegna o in Corsica: qualche antenato proveniva da lì” – ha spiegato la dottoressa. La scoperta è avvenuta tramite mappatura genetica, che è riuscita ad individuare alcune parentele e a fare chiarezza sulla probabile provenienza della mummia ritrovata in Alto Adige. Ma sono tanti altri gli indizi emersi nel corso degli anni, dettagli e curiosità che fanno di Ötzi una preziosissima testimonianza dei nostri antenati.
Tutti i segreti di Ötzi
Durante le indagini effettuate sul corpo della mummia del ghiaccio, sono emerse molte notizie sulle sue condizioni di salute. Abbiamo così appreso che l’uomo aveva gruppo sanguigno 0 e un’intolleranza al lattosio, oltre che la malattia di Lyme, che viene solitamente trasmessa dalle zecche. Sono state trovate tracce della presenza di una forma originaria di Helicobacter pylori, che oggi è diffusa in India. E, cosa ancora più bizzarra, Ötzi avrebbe avuto una forte predisposizione a sviluppare malattie cardiovascolari, nonostante uno stile di vita decisamente più salutare di quello seguito dalla maggior parte di noi.
“Mangiava tanta carne perché il grasso forniva energia, ma camminava per ore quotidianamente” – ha dichiarato la dottoressa Tauber – “Eppure aveva placche di colesterolo e segni di arteriosclerosi nell’arteria addominale e nelle coronarie”. Naturalmente, ci sono ancora tante domande che non hanno trovato risposta. Come ad esempio il modo in cui la mummia si sia conservata così bene sino ad oggi: le condizioni climatiche e l’essiccazione hanno avuto un ruolo fondamentale, ma non è ancora chiaro cosa sia precisamente accaduto. Per non parlare poi delle cause della morte di Ötzi, che dovrebbero avere a che fare con l’emorragia in cui è incorso per via della freccia ancora conficcata nella sua spalla. Chi l’ha ucciso e perché? Forse, in futuro ne sapremo di più.