A Napoli c'è la "Pizzeria degli orrori": i peggiori gusti
A Napoli apre la "Pizzeria degli orrori" con le pizze più strane che vengono realizzate all'estero: ecco la lista di tutti gli ingredienti peggiori
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Ananas
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Nella "Pizzeria degli orrori" non può mancare la pizza all'ananas, presente tra i crimini alimentari più gravi secondo gli italiani, insieme alla panna sulla carbonara e al ketchup sulla pasta. Quella all'ananas è una pizza molto in voga negli Stati Uniti d'America ma con il passare del tempo si è diffusa anche in altri Paesi del mondo.
Kebab
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Arriva dall'Olanda la pizza al kebab: è una delle tonde che si possono ammirare presso la "Pizzeria degli orrori" aperta a Napoli.
Baccalà e uova sode
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Di condimenti per la pizza ne esistono a centinaia, ma in Italia è quasi impossibile vederne una con baccalà e uova sode: lo stesso non si può dire per il Portogallo dove questi ingredienti sono molto diffusi per le pizze.
Banane
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All'estero sono in tanti a utilizzare la frutta per condire la pizza: in Sud Africa, per esempio, usano le banane. In Italia lo chef Capuano nell'estate del 2023 ha realizzato una pizza all'anguria che ha scatenato diverse polemiche sui social.
Serpente
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Paese che vai, pizza che trovi: in Vietnam, Cina e Thailandia si possono mangiare pizze condite con la carne di serpente.
Canguro
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Carne di canguro per la pizza australiana: una specialità che probabilmente farebbe storcere il naso non solo ai puristi.
Zebra
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In Sud Africa, come riferisce Coldiretti, esiste la pizza con la carne di zebra, diffusa anche in altre Nazioni del Continente.
Struzzo
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Si torna in Australia per un'altra pizza con ingredienti non proprio tradizionali: quella con la carne di struzzo.
Grilli, Locuste e Cavallette
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In Europa e in Italia da diversi mesi è stata sdoganata la farina di grillo per uso alimentare: in Cina, Thailandia e Vietnam, però, usano grilli, locuste e cavallette anche come condimenti per la pizza.
Pollo e Parmesan
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Rispetto a pizze già citate, quella con pollo e Parmesan molto diffusa negli Stati Uniti d'America sembra poca cosa, ma resta un abbinamento che mal si sposa con la tradizione italiana.
A Napoli apre la “Pizzeria degli orrori“: la sua particolarità è quella di proporre pizze con ingredienti “shock” che vanno dalla carne di serpente a quella di struzzo, passando per l’ananas e il baccalà. Questa speciale pizzeria è stata aperta al Villaggio della Coldiretti in piazza Municipio in occasione dell’anniversario dell’inserimento della pizza nella lista Unesco dei patrimoni dell’umanità, il 7 dicembre del 2017.
La “Pizzeria degli orrori” assume così una doppia valenza: da una parte celebra il piatto più amato e più famoso della cucina napoletana e italiana, mentre dall’altro mostra in che modo le pizze vengono interpretate all’estero con ingredienti che nulla hanno a che vedere con la tradizione.
Coldiretti ha realizzato anche un’indagine che riguarda le esperienze vissute con la pizza dagli italiani all’estero: il 14% degli intervistati ha dichiarato di essere rimasto molto deluso, mentre il 22% si è detto abbastanza scontento. Il 26% di chi ha risposto al sondaggio ha confessato di non aver avuto il coraggio di mangiare una pizza all’estero. Non mancano, comunque, i commenti positivi: c’è un 6% di entusiasti e un 20% a cui la pizza all’estero è piaciuta abbastanza.