Il mistero dell'aereo trovato nel mare al largo di Sciacca
Durante una campagna per la mappatura dei fondali di Sciacca è stato rinvenuto il misterioso relitto di un aereo di cui non si sa ancora nulla
Sui fondali siciliani, a circa 7,5 miglia nautiche dalla città di Sciacca, è stato individuato il relitto di aereo misterioso, di cui al momento non si conoscono modello e nazionalità.
La scoperta è avvenuta il 17 marzo 2023, nel corso di una campagna oceanografica dell’ISPRA per la realizzazione della Carta Geologica “Sciacca”, tramite l’utilizzo di un Side Scan Sonar, un macchinario che traduce in immagini i dati acustici rilevati nelle profondità marine.
Carta geologica di Sciacca: spunta il relitto di un aereo
La scoperta è avvenuta a circa 7,5 miglia nautiche da Sciacca, durante l’acquisizione dei dati acustici dei fondali marini con un Side Scan Sonar, un macchinario che sfrutta la propagazione del suono sott’acqua per mappare i fondali e individuare oggetti sottomarini – che certo non fanno difetto ai mari siciliani, ricchi di tesori sommersi.
Il gruppo di Geologia dell’Università degli Studi di Palermo stava procedendo con la raccolta dei dati geofisici nello specchio di mare antistante Sciacca, il 17 marzo 2023, quando ha rilevato un grande corpo sommerso dalla forma assimilabile a quella di un relitto aereo.
A condurre le ricerche che hanno portato alla scoperta del relitto sono stati ricercatori, borsisti e studenti del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM) dell’Università di Palermo, supportati dal team “Biosurvey” – specializzato nel monitoraggio dell’ambiente marino anche attraverso i rilievi acustici ad alta risoluzione.
La campagna oceanografica, in cui il gruppo di lavoro è impegnato da qualche mese, è finanziata dall’ISPRA ed è finalizzata alla realizzazione del Foglio geologico n. 628 “Sciacca” della Carta Geologica alla scala 1:50.000 nell’ambito del CARG, un colossale progetto avviato negli anni Ottanta che prevede la realizzazione di oltre 600 mappe geologiche del territorio italiano.
L’aereo di Sciacca è ancora avvolto dal mistero
Il relitto, si legge nel comunicato dell’ISPRA, è “lungo circa 20 metri e con apertura alare di circa 30 metri”. L’immagine acquisita dal sonar a scansione laterale, continua la nota, mostra “un aereo molto ben conservato”, ma di cui non si sa ancora nulla.
“Al momento non siamo in grado di individuare il modello, la nazionalità, né se sia integro e conservi al suo interno resti umani o residui bellici”, come avvenuto per il relitto del bombardiere americano B25 recentemente rinvenuto a poca distanza dalla cittadina siciliana.
L’aereo individuato per caso sui fondali di Sciacca appare ben più grande del bombardiere medio delle Forze Alleate, e anche degli aerei da ricognizione abbattuti durante la Seconda Guerra Mondiale trovati nei pressi di Catania nel febbraio 2023.
Il sospetto che potesse trattarsi un altro aereo abbattuto nel corso dell’Operazione Husky è stato subito sondato dal team dell’Università di Palermo: “Dopo una ricerca eseguita sul ritrovamento di altri relitti aerei nello stesso specchio di mare”, spiega l’ISPRA, “si è venuti a conoscenza della presenza di un altro relitto di aereo, un Savoia Marchetti risalente alla II guerra mondiale, abbattuto da caccia inglesi il 14 Agosto 1942, le cui caratteristiche non sembrano corrispondere al relitto rinvenuto”.
Il relitto aereo trovato a Sciacca è ancora avvolto dal mistero: l’ISPRA ha quindi allertato tutti gli organi di competenza, “in modo da preservare il relitto e gli eventuali rinvenimenti e mettere in sicurezza l’area”.