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Milano come Gotham City? Cosa sta succedendo in città

Aumentano i reati da strada come rapine e risse a Milano, contribuendo a una sensazione di insicurezza: c'è chi azzarda il paragone con Gotham City

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Milano come Gotham City: la criminalità del capoluogo lombardo, negli ultimi anni, è aumentata notevolmente, tanto da autorizzare il paragone con la città immaginaria dell’universo in cui sono ambientati i fumetti DC Comics, bisognosa dell’intervento di un supereroe come Batman, il cavaliere oscuro.

Milano come Gotham City: il paragone

La situazione a Milano è cambiata rispetto agli anni Novanta: gli omicidi sono diminuiti dell’80%, ma in compenso sono aumentati i reati da strada come le rapine, le risse e i borseggi. In aumento anche i reati collegati alla criminalità organizzata e al traffico di droga.

Franco Gabrielli, nuovo delegato del sindaco Beppe Sala per la sicurezza di Milano, ci ha tenuto subito a smorzare sul nascere il paragone: come riferito dal Corriere della Sera, ha dichiarato che “Milano non è Gotham City”. Nonostante ciò, la percezione di una città piena di piccoli reati viene alimentata sui social network, soprattutto con i tanti racconti dei furti in metropolitana.

I social rivestono un ruolo molto importante su come viene percepita la città: negli anni si sono moltiplicati i video che testimoniano episodi di violenza tra le strade del capoluogo lombardo, contribuendo così a una vera e propria sovraesposizione.

In città esistono zone dove di sera, ma non solo, la percezione dell’insicurezza è una costante, anche per piccoli segnali come un cestino della spazzatura stracolmo o rovesciato. L’incuria e il degrado di alcuni angoli di città fanno scattare in molti la sensazione di insicurezza.

C’è chi punta il dito sulle scelte politiche attuate negli anni passati che in qualche modo hanno lasciato molte periferie in situazione di povertà culturale, alimentando così la microcriminalità. Da non sottovalutare anche l’annosa questione della polizia locale che si è lentamente trasformata, andandosi a sovrapporre con polizia e carabinieri.

Sono lontanissimi i tempi in cui le forze dell’ordine dovevano dare la caccia a criminali come Vallanzasca e a boss della malavita organizzata: oggi gli investigatori sono alle prese con piccoli rapinatori, predoni di orologi e truffatori di anziani. Il mondo è cambiato a livello sociale e con loro anche i reati.

Reati e incidenti: la situazione in città

Dal punto di vista statistico, i numeri dicono che l’80% dei casi trattati ha portato all’individuazione del responsabile: se da una parte è un dato positivo, dall’altro significa che molti dei colpevoli sono criminali improvvisati che restano poco in carcere e in breve tempo tornano di nuovo in strada.

Proprio la strada è un altro tema preoccupante per Milano, nel frattempo eletta una delle migliori città europee dove investire in immobili.  Il numero di morti per incidenti stradali è aumentato a dismisura: solo nel 2023, tra gennaio e settembre, nel capoluogo lombardo ci sono state 21 vittime di incidenti stradali, per un trend che è in netto rialzo dopo i minimi storici della pandemia.

Dei 21 morti causati da incidenti stradali, 6 sono pedoni, 3 motociclisti, 3 automobilisti, un monopattino e 6 ciclisti. Milano non è proprio quella che si dice una città a misura di ciclisti, basti pensare che dal 2014 al 2021 si sono verificati 8.148 incidenti che hanno visto coinvolte le due ruote, con 7.869 feriti.

Le strade di Milano più pericolose per i ciclisti, stando alla mappa cittadina tracciata nell’Atlante italiano dei morti (e dei feriti gravi) in bicicletta, sono diverse: da corso Buenos Aires a corso San Gottardo, passando per via Palmanova, fino ad arrivare alle zone di piazzale Loreto, piazza Oberdan e piazzale Cantore.

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