Rovagnati e la "maledizione" del castello di Castelguelfo
Prima di Lorenzo Rovagnati, anche un precedente proprietario del castello di Castelguelfo aveva perso la vita in seguito a un fatale incidente
La scomparsa di Lorenzo Rovagnati al castello di Castelguelfo non è stata la prima riguardante un proprietario dell’antico maniero emiliano: morte violenta anche per il precedente proprietario, Giacomo Bonati, rampollo della ditta Raggio di Sole che perse la vita schiantandosi con la sua Ferrari contro un platano.
La “maledizione” del castello di Castelguelfo dov’è morto Rovagnati
Dopo la morte di Rovagnati, avvenuta in seguito a uno schianto con l’elicottero, sono stati in molti a Noceto a rievocare una sorta di “maledizione” del castello di Castelguelfo, o quanto meno una sfortuna che riguarda l’edificio. Il 12 gennaio del 1992, all’età di 49 anni, perse la vita il precedente proprietario del castello, Giacomo Bonati, presidente della Raggio di Sole, azienda piacentina diventata leader nella produzione di mangimi.
Le cronache del tempo raccontano che Bonati era alla guida della sua vettura, una Ferrari e verso le ore 13.30, dopo un sorpasso non è riuscito più a controllare l’auto, finendo contro un platano: uno schianto fatale che gli è costato la vita.
A 33 anni di distanza dalla tragedia di Bonati, se ne è consumata un’altra, quella di Lorenzo Rovagnati: intorno alle ore 19.20 di mercoledì 5 gennaio 2025, l’elicottero su cui viaggiavano l’imprenditore e altre due persone è caduto nei campi del castello Castelguelfo, frazione del comune di Noceto in provincia di Parma.
Il castello di origine medioevale sorge all’interno di una vasta proprietà che comprende anche un ampio parco con un laghetto e un eliporto privato, insieme a numerosi edifici e cortili.
La tragedia e le indagini sullo schianto dell’elicottero
A perdere la vita oltre all’amministratore delegato della nota azienda di salumi, sono stati anche i due piloti, rispettivamente di 59 e 30 anni. La procura di Parma ha dato subito il via alle indagini per fare luce sull’accaduto: al momento l’unica certezza riguardante l’incidente è che nella sera dello schianto c’era molta nebbia e che intorno al luogo dove è partito l’elicottero non c’erano ostacoli di alcun tipo.
Come riferito da ‘Repubblica’, Lorenzo Rovagnati era solito viaggiare spesso in elicottero tra la Brianza e la provincia di Parma, dove ci sono gli allevamenti dell’azienda di famiglia. L’elicottero è decollato dalla piazzola all’interno del parco del castello di Castelguelfo per dirigersi verso la Brianza, dove Rovagnati abitava con la sua famiglia e dove c’è anche lo stabilimento principale dell’azienda, a Biassono.
Sul ‘Corriere della Sera’ si legge che una telecamera ha ripreso il momento della partenza: nel filmato si vedrebbero le pale dell’elicottero girare regolarmente e il mezzo decollare senza problemi. Lorenzo Rovagnati e i due piloti erano stati accompagnati alla piattaforma di decollo dal custode del castello che sorge a metà strada tra Parma e Fidenza, il quale ha assistito alla partenza e ha raccontato che prima di rientrare, ha sentito un forte boato.
In base a una prima ricostruzione dell’accaduto, l’elicottero sarebbe precipitato in verticale: i Vigili del fuoco accorsi sul luogo dell’incidente hanno detto che non c’è stato alcun incendio. I tecnici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza sul volo, insieme agli investigatori del RIS di Parma, si sono messi all’opera per portare aventi i rilievi tecnici sull’elicottero.