Le 6 migliori pizzerie italiane segnalate dalla Guida Michelin 2017
Si trovano tutte a Napoli e si sono aggiudicate il nuovo simbolo del “piatto”, assegnato ai ristoranti che utilizzano prodotti di qualità
Sono sei e si trovano tutte a Napoli, le pizzerie migliori d’Italia segnalate dalla guida Michelin Italia nella nuova edizione 2017.
La pizza è il cibo italiano più consumato al mondo e il suo prestigio aumenta sempre di più, in termini di qualità e di apertura verso la ricerca e la contaminazione. Proprio per questo, le pizzerie non potevano mancare nella celebre Rossa, così come non poteva mancare Napoli, patria della pizza. Ed è proprio qui che si trovano le sei migliori pizzerie d’Italia, alle quali non andrà la stella, bensì il nuovo simbolo attribuito ai ristoranti che propongono un buon pasto con prodotti di qualità, ossia il “piatto”.
Tra le migliori pizzerie italiane, “L’Antica Pizzeria Da Michele”, situata in Via Cesare Sersale è probabilmente la più antica di Napoli.
Nata nel 1870, la pizzeria di Michele Condurro ha dato origine ad una lunga tradizione di maestri pizzaioli nel cuore del centro storico. Da allora, si porta avanti l’attività del fondatore, nel totale rispetto della tradizione e tenendo fede alle indicazioni di Michele, che volle la pizza napoletana solo nelle varietà “Marinara” e “Margherita”. Ancora oggi, è una delle pizzerie più frequentate della città.
Nasce, invece, negli anni ’30 “Sorbillo”, lo storico locale di una famiglia di pizzaioli napoletani. Aperta in via dei Tribunali da Luigi e Carolina, famosi nella città partenopea, oltre che per la pizza, per aver messo al mondo ben 21 figli, oggi la pizzeria porta avanti l’arte di famiglia con Antonio e Gino Sorbillo, offrendo una delle migliori pizze della città, realizzate con lievito madre. Sebbene le code fuori dal locale siano chilometriche, il servizio è molto efficiente e veloce.
Tra le sei migliori pizzerie italiane segnalate dalla Guida Michelin, “50 Kalò di Ciro Salvo” di Napoli è una pizzeria dal design contemporaneo ed elegante. Il nome, come si legge anche sulle tovagliette della pizzeria, situata nella splendida Piazza Sannazaro, a pochi passi dal molo di Mergellina e dal lungomare, vuol dire “bello e anche buono”, dal greco “kalos”. Il 50, invece, nella Smorfia Napoletana è il numero del pane: quindi “50 kalò” sta per “impasto buono”.
Vera e propria pizzeria gourmet, la “Pizzaria La Notizia” è un altro dei ristoranti che si è aggiudicato il simbolo del “piatto”. Laboratorio di creatività del maestro pizzaiolo Enzo Coccia, la pizzeria in via Michelangelo da Caravaggio n.53. è una delle più amate di Napoli e provincia.
Oltre alle pizze classiche, realizzate con lievito madre e con ingredienti rigorosamente Made in Italy, il menù offre anche pizze speciali, come il calzone con scarola o la pizza “Citreum”, con albedo (detto anche pane) del limone di Procida, mozzarella di bufala campana Dop e bresaola di bufala.
“Oliva Da Concettina ai Tre Santi” è la quinta pizzeria di Napoli giudicata tra le migliori d’Italia dalla Guida Michelin. Si trova nel cuore del rione Sanità, dove il giovane Ciro Oliva, figlio di una famiglia che sforna pizze da oltre 60 anni, punta sulle materie prime, scelte tra le eccellenze della Campania, come il Pomodoro San Marzano Dop, il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio e l’immancabile mozzarella di bufala campana.
Tra le sei migliori pizzerie italiane, premiate dalla Guida Michelin, non poteva mancare “Starita”, una delle pizzerie più antiche di Napoli e una delle più rinomate al mondo. Nato nel 1901, lo storico locale, situato a Materdei, nel quartiere Stella, compare persino in alcune scene del film di Vittorio De Sica “L’oro di Napoli”, con Sofia Loren.
Oltre ad essere un pezzo di storia della città di Napoli, “Starita” è famosa, non solo per le pizze, ma anche per le code chilometriche davanti al locale, sebbene il tempo d’attesa dall’ordinazione sia in media di 4 minuti. Se intendete prenotare, sappiate che non si può, perché, secondo il cavaliere Antonio Starita, titolare della pizzeria, “la prenotazione può allungare i tempi di servizio”.