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Kalimché: la barca confiscata alla mafia che è diventata una biblioteca

L'imbarcazione si trasforma in una libreria galleggiante sul mare che ospiterà tanti eventi e sarà d'aiuto a giovani in difficoltà

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Una barca appartenuta ad un’organizzazione criminale è diventata una biblioteca ambulante aperta a tutti.

Si chiama Kalimché l’imbarcazione confiscata alla mafia che la utilizzava per il traffico dei migranti. Il merito della trasformazione è da attribuire a diverse componenti. Le forze dell’ordine hanno confiscato la barca, il Ministero della Giustizia ha autorizzato il suo utilizzo per attività sociali di inclusione di minori a rischio e poi è entrata in scena l’Associazione Marcobaleno di Bari e Libera che hanno completato la sua metamorfosi attraverso i fondi ricavati dalla vittoria del bando “Orizzonti solidali”, promosso dalla Fondazione Megamark.

Kalimché si è trasformata in una biblioteca galleggiante grazie alla collaborazione di giovani in situazione di disagio che hanno lavorato duramente alla sua realizzazione. Alla prima parte dei lavori ha preso parte anche il progetto “Il Cantiere d’Amare” con la partecipazione di ragazzi sottoposti a misure penali o in carico ai servizi di comunità del Comune di Bari. Successivamente, per la seconda fase di restauri, ai giovani si sono aggiunti anche i tecnici della scuola di vela e nautica Mar di Levante srl grazie ai quali l’imbarcazione è praticamente rinata.

Oltre a costituire un’originalissima e molto fornita biblioteca galleggiante in mezzo al mare, la nuova Klamiché svolge anche attività didattiche e socio-educative, portate avanti dal progetto Bari Social Boat. A partire dal mese di ottobre 2019 e fino a maggio 2020, ospiterà un’attività di promozione della letteratura in porto. In seguito, da giugno a settembre, sarà invece impegnata in incontri e attività di promozione della lettura, con letture ad alta voce, racconta storie e fabulazioni teatrali che saranno proposte durante la navigazione lungo tutto il litorale metropolitano.

L’imbarcazione confiscata alla mafia, inoltre, ospiterà autori e illustratori in occasione della terza edizione del Festival del libro sociale e di comunità, con incontri di presentazione di libri e momenti di lettura. I progetti non finiscono qui: sono previste pièce artistiche e musicali, incontri con personaggi di spicco degli sport nautici ed è in cantiere l’avvio di un percorso formativo per insegnare i mestieri del mare ai ragazzi e permettergli di acquisire competenze da spendere nel mondo del lavoro. Tante idee concrete che servono da presa di posizione forte contro la criminalità organizzata per aiutare la comunità.

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