Italia da horror, più di 1000 cadaveri non riconosciuti
In Italia ci sono più di mille cadaveri non riconosciuti: il dato da horror emerge dal report del Commissario straordinario per le persone scomparse
In Italia ci sono più di mille cadaveri non riconosciuti: si tratta di corpi non identificati di persone scomparse che nessuno reclama e che vengono repertati e seppelliti a spese degli enti locali.
In Italia più di mille cadaveri non riconosciuti
Il dato da horror emerge dal report del Commissario straordinario per le persone scomparse: come riportato da ‘Adnkronos’, in totale sono 1.108 i cadaveri non identificati in Italia alla data del 30 aprile 2025 e di questi oltre 650 sono stati trovati sui binari delle ferrovie, nelle aree boschive, nelle baracche, in abitazioni che versano in stato di abbandono, sulle sponde dei fiumi.
Molti dei corpi rinvenuti in città come Roma, Milano e Genova sono stati seppelliti a spese dei Comuni, in virtù del protocollo firmato da nove regioni italiane con il Commissario straordinario per le persone scomparse: il protocollo, che ha visto la recente adesione anche da parte della Sardegna, punta a dare un nuove ai cadaveri mai reclamati e non censiti, introducendo procedure uniformi e omogenee per alimentare in maniera costante la banda dati del DNA.
Tra le prime regioni a sottoscrivere il protocollo troviamo la Lombardia e il Lazio nel mese di maggio del 2024, seguite poi dalla Liguria, dall’Abruzzo, dalla Puglia, dal Molise, dalla Basilicata, dalla Toscana e della Sardegna. L’intesa coinvolge anche i Prefetti, le Procure generali e i procuratori delle varie province italiane, insieme agli istituti di Medicina legale delle Università, le Anci e i Comuni che si fanno carico delle spese per il trasferimento e l’inumazione delle salme.
I numeri delle regioni: dato choc a Roma
Dai numeri dell’ufficio del Commissario riferiti ad ‘Adnkronos’, è emerso che in Lombardia, la prima regione ad aver sottoscritto il protocollo, ci sono 180 cadaveri non identificati: di questi 101 si trovano a Milano, 5 a Lecco, 8 a Bergamo, 5 a Como, 4 a Cremona, 9 a Brescia, 5 a Lodi, 12 a Mantova, 5 nella provincia di Monza Brianza, 22 a Pavia, 1 a Sondrio e 3 a Varese.
Dato choc per Roma, dove sono stati contati 251 dei 269 cadaveri non identificati di tutto il Lazio; i restanti, tolta la Capitale, sono 11 a Latina, 2 a Rieti e 5 a Viterbo. Su 107 dei corpi del Lazio sono stati prelevati campioni biologici e su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati inseriti nella banca dati del DNA. In totale 69 corpi presentano segni particolari utili per il riconoscimento e su 42 cadaveri sono stati trovati effetti personali ma non documenti.
In Toscana sono 52 i cadaveri senza nome sono 52: 3 sono ad Arezzo, 16 a Firenze, 6 a Lucca, 2 a Massa Carrara, 10 a Pisa, 5 a Grosseto, 2 a Prato e 8 a Livorno. In Liguria, invece, i cadaveri non identificati sono 41, così divisi: 15 a Genova, 3 a La Spezia, 17 a Imperia, 6 a Savona.
I 38 corpi non identificati in Sardegna si trovano: 11 a Cagliari, 13 a Sassari, 7 a Nuoro, 7 a Oristano. Per quanto riguarda l’Abruzzo, sono 7 i cadaveri senza nome: 3 a Chieti, 3 a Pescara, 1 a Teramo. Tra le regioni italiane che hanno firmato il protocollo con il Commissario straordinario per le persone scomparse troviamo anche la Basilicata, dove i cadaveri senza nome sono due: uno a Matera e l’altro a Potenza.