Isole più sostenibili d'Italia: la classifica 2023 di Legambiente
Il nuovo rapporto Legambiente affronta per la prima volta la questione sostenibilità in merito alle isole minori d'Italia: ecco le più virtuose
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Le isole Tremiti
Al primo posto in classifica, in tema di sostenibilità, ci sono le isole Tremiti, situate al largo delle coste pugliesi, nel mar Adriatico: il loro indice di sostenibilità è pari al 53%. Ma non solo. Sono virtuose anche nel tasso di dispersione idrica, il più basso registrato dal rapporto Legambiente (pari al 9%).
Le isole Egadi
Le isole Egadi, paradiso turistico di fronte alla costa occidentale della Sicilia, si aggiudicano il secondo posto con un indice di sostenibilità del 49%. Insieme all'isola di Pantelleria, inoltre, hanno uno dei più bassi tassi di rifiuti pro-capite prodotti.
Pantelleria
Dove invece le Egadi e l'isola di Pantelleria sono indietro è sul fronte mobilità sostenibile: hanno rispettivamente 94 e 90 auto ogni cento abitanti, ovvero quasi una a testa.
Le isole Eolie
Terzo posto per le isole Eolie, anch'esse siciliane: il loro indice di sostenibilità è pari al 49%. C'è però ancora da lavorare sul fronte rifiuti, visto che la raccolta differenziata è solo al 46%.
Le isole Pelagie
Lasciamo il podio e scopriamo chi è in quarta posizione: con un indice di sostenibilità del 49%, troviamo le isole Pelagie, l'arcipelago più meridionale d'Italia.
Lampedusa
È Lampedusa, la più grande delle Pelagie, a segnare uno dei dati più positivi: quello sulla dispersione idrica, che si attesta al 17% (il secondo risultato migliore dopo le Tremiti). Mentre uno dei punti deboli è nella gestione dei rifiuti.
L’isola di Capraia
La quinta posizione va all'isola di Capraia, che ha un indice di sostenibilità del 47%. A fronte dei tanti risultati positivi, c'è ancora da lavorare sui trasporti ecologici, visto che ci sono 73 auto ogni 100 abitanti.
L’isola di Ischia
Quali sono invece le ultime posizioni? Al terzultimo posto troviamo l'isola di Ischia: il suo indice di sostenibilità è del 29%. Grande preoccupazione è quella che riguarda il consumo del suolo, soprattutto con riferimento al recente disastro che ha colpito la frazione di Casamicciola.
L’isola d’Elba
Al penultimo posto c'è l'isola d'Elba, che ha un indice di sostenibilità del 26%. Ha una delle dispersioni idriche più importanti d'Italia, pari al 54%, e un grande numero di veicoli privati (72 auto ogni 100 abitanti). Vanta però un parco vetture più moderno - ad emissioni inferiori - e una delle maggiori quantità di pannelli fotovoltaici installati.
L’arcipelago della Maddalena
Fanalino di coda della classifica è l'arcipelago della Maddalena, con un indice di sostenibilità di appena il 21%. È in particolare la dispersione idrica pari al 64% a preoccupare.
Qualche timido passo in avanti è stato fatto, ma c’è ancora molto da lavorare: questo è, in sintesi, quanto emerge dal nuovo rapporto di Legambiente, che per la prima volta prende in considerazione la questione ecologia con riferimento alle isole minori d’Italia, assegnando loro un indice di sostenibilità. I parametri valutati sono il consumo del suolo, la gestione dei rifiuti, il dispendio in termini di acqua e di energia, la mobilità, lo sviluppo delle aree protette e i regolamenti edilizi. L’analisi ha coinvolto 27 piccole isole marittime abitate, e l’indice medio è risultato essere pari al 40%. Scopriamo qualcosa in più.
In Italia, sulle isole minori la piena sostenibilità è ancora un traguardo lontano” – si legge sul V rapporto “Isole Sostenibili – Le sfide della transizione ecologica nelle isole minori”. L’Osservatorio estrapola gli ambiti di intervento sui quali si è già fatto qualcosa, e quelli in cui invece si è ancora troppo indietro. L’obiettivo, naturalmente, è quello di individuare delle politiche volte a recuperare nei settori in cui le isole sono in svantaggio, affinché si compia davvero una transizione ecologica. E ora vediamo la classifica delle realtà più virtuose e di quelle che hanno ancora molto da fare.