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Invasione di granchi blu in Italia: il prezzo è super

Granchi blu, invasione nei mari italiani: cresce la presenza di questi crostacei voraci che vengono utilizzati in cucina e venduti a prezzi super

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Il granchio blu, specie autoctona dell’America, da qualche anno è presente anche nei mari italiani e sta iniziando a diventare un prodotto di gastronomia, specialmente perché la pesca è l’unico modo per tenere a bada questa specie molto vorace che mette a rischio la biodiversità marina.

Pescarlo e cucinarlo, in pratica, consente di salvaguardare l’ecosistema del Mediterraneo: il granchio blu è un crostaceo caratterizzato da una grande voracità che lo porta a mangiare pesci autoctoni e altri granchi. Il suo spirito predatorio è molto accentuato nei confronti dei suoi simili e costituisce un problema per la biodiversità del mare, ma non per l’uomo.

Granchi blu in Italia: il prezzo è super

Pur essendo pericoloso per i suoi simili, il granchio blu ha un sapore davvero ottimo. Sono diversi i piatti che si possono preparare con questo crostaceo, dagli spaghetti alle polpette. A livello gastronomico si sta cercando di incentivare l’uso del granchio reale blu, così da mantenere il controllo della proliferazione della specie in Italia.

Negli Stati Uniti il granchio blu può essere venduto anche a circa 150 euro al chilo, mentre in Italia veniva quasi ignorato in ottica culinaria, visto che i pescatori del Gargano, fino a poco tempo fa, gettavano via questi pittoreschi crostacei quando li trovavano nelle loro reti.

Adesso, però, il mercato dei granchi blu esiste anche in Italia, dove vengono venduti all’ingrosso anche a 30 o 40 euro al chilo. I ristoratori giapponesi e cinesi presenti nel nostro Paese lo presentano nel menù vendendolo anche a 100 euro al chilo.

Alla scoperta del granchio blu, la specie “aliena”

Il granchio blu, conosciuto anche con i nomi di granchio reale blu e granchio azzurro, è un crostaceo decapode che appartiene alla famiglia dei Portunidi. Questa specie è tipica delle coste atlantiche del continente americano, ma negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più anche in Europa e in Italia.

Solitamente gli esemplari di granchio blu, una delle 47 specie “aliene” spuntate nel mare di Napoli, possono misurare fino a 15 centimetri di lunghezza e 23 centimetri di larghezza: questo crostaceo presenta un corpo più largo che lungo, di forma ellittica e caratterizzato dalla presenza di due spuntone ai lati e un margine anteriore seghettato.

Le zampe del granchio blu sono piuttosto allungate: il primo paio è tramutato in chele e di solito negli esemplari maschi è più grandi rispetto alle femmine. A renderlo molto particolare, soprattutto alla vista, è il colore verde oliva del corpo nella parte superiore, mentre il ventre è di una tonalità di bianco-azzurro. Le zampe, invece, presentano l’attaccatura e la parte terminale di un colore blu intenso.

La presenza del granchio reale blu in Italia è cresciuta sempre di più nel corso degli ultimi anni: durante il mese di luglio del 2022, non a caso, sono spuntati diversi granchi blu a Ladispoli, facendo salire subito l’allerta per l’ecosistema del mare che costeggia la località del Lazio. Durante il 2020 anche a Latina era scattato l’allarme granchio blu, quando due pescatori, nei pressi della Foce di Rio Martino, riuscirono a catturare un esemplare del crostaceo molto vorace e pericoloso per la biodiversità marina.

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