Incendi a L'Aquila: il Comune chiede lo Stato di Emergenza
Non si fermano gli incendi a L'Aquila: il Comune ha richiesto lo stato di emergenza per il rogo, di origine dolosa, partito dal monte Pettino
A L’Aquila il Comune ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza alla presidenza del Consiglio dei Ministri a causa degli incendi che dal pomeriggio di giovedì 30 luglio stanno interessando le zone dei quartieri di Pettino e Cansatessa e la frazione di Arischia.
Nel frattempo il sindaco Pierluigi Biondi ha interpellato il dipartimento di Protezione Civile nazionale affinché venga concesso il rifornimento di carburante per i mezzi aerei di soccorso direttamente dall’aeroporto di Preturo.
La situazione del territorio è molto complicata: il fumo e l’odore acre provocato dagli incendi arriva fino in città. I residenti delle zone interessate dal perimetro del fuoco sono 1800: molti abitanti sono stati costretti a scendere per strada per la paura. Tanti cittadini si sono messi a disposizione per le operazioni di contenimento e di contrasto ai roghi.
Gli incendi sul monte Pettino sono di natura dolosa: sono stati trovati gli inneschi che hanno dato origine al rogo che sta flagellando il monte di fronte all’omonimo quartiere popolato di Pettino. Nel corso della giornata di lunedì sono stati censiti i residenti delle zone interessate dal perimetro del fuoco.
In tutto si tratta di 1800 residenti de L’Aquila, capoluogo con molte località inserite nella lista dei 200 viaggi inaspettati per le vacanze estive 2020 da Legambiente e Touring Club. di questi circa novanta risiedono nelle case più vicine di fronte alle fiamme. Circa trenta nuclei familiari rischiano di dover essere evacuati dalle proprie abitazioni: sono pronte le ordinanze per il loro trasferimento.
A Pettino molte persone sono scese per strada lungo la via del Castelvecchio e via Sfrizzoli, entrambe alle pendici della pineta. L’effetto delle fiamme è angosciante, soprattutto di notte. Il rogo è ben visibile da ogni punto della città. Alla luce della situazione che si sta delineando, non c’è la certezza che le linee tagliafuoco riescano a reggere. Il timore è che le fiamme possano arrivare anche nella zona di Madonna Fore e San Giuliano: un punto molto frequentato dagli aquilani e già colpito dal rogo del 2007.
Le operazioni di spegnimento con elicotteri e canadair vanno avanti. In tutto ci sono circa trecento persone operative sul fronte aquilano e sul rogo divampato nella collina che sovrasta la frazione di Arischia, tra vigili del fuoco, Protezione Civile, esercito, forze dell’ordine, polizia locale e volontari. Quello a L’Aquila, purtroppo, non è il primo incendio di questa estate: arriva dopo il rogo che ha devastato la riserva naturale di Monte Cofano in Sicilia, tra San Vito Lo Capo e Custonaci.