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In Italia c'è un borgo con una statua di Putin. La polemica

In Italia c'è un borgo in cui, nel 2019, è stata dedicata una statua al presidente della Russia Vladimir Putin, che ora è al centro di una polemica

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Tutti gli occhi del mondo sono rivolti sull’Ucraina, teatro di una sanguinosa guerra scoppiata con l’invasione da parte della Russia di Vladimir Putin. Mentre si attende di conoscere le prossime mosse del presidente russo, in Italia sta montando una polemica attorno a una statua che raffigura proprio Putin e che si trova in un borgo italiano, Vagli Sotto.

La statua di Putin a Vagli Sotto

La statua di marmo dedicata a Vladimir Putin fa mostra di sé sulle rive del lago artificiale di Vagli Sotto, nel cuore della Garfagnana, in Toscana, dal 2019. La decisione è stata presa dall’allora sindaco Mario Puglia, oggi consigliere comunale di maggioranza, come parte di un’operazione turistica. La statua di Vladimir Putin è stata collocata in un’area denominata “Parco dell’onore e del disonore”, al cui interno sono presenti anche statue di altri personaggi celebri, come l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, Francesco Schettino e Gregorio De Falco.

La polemica sulla statua di Putin a Vagli Sotto

A richiedere la rimozione della statua dedicata a Vladimir Putin a Vagli Sotto è stato Enzo Coltelli, segretario della sezione locale del Partito Democratico.

Queste le sue parole, riportate dal ‘Corriere della Sera’: “Quella statua deve essere immediatamente rimossa e demolita. Ne va dell’onore del nostro paese e di tutti i cittadini di Vagli. Già all’epoca della sua realizzazione avevamo sostenuto, visto il soggetto, che si trattasse di denaro sprecato, ma adesso più che mai non possiamo sopportare di avere sul territorio comunale un monumento dedicato a colui che sta conducendo una guerra allo scopo di ‘annettere’ un altro Paese. Per questo motivo, invito l’amministrazione comunale a rimuovere quella statua e farla sparire. I vaglini non vogliono avere niente a che fare con certe persone, né con loro rappresentazioni che infangano il nostro territorio”.

La replica di Mario Puglia non si è fatta attendere: “Le statue non si muovono. Sia quella di Putin che quella di Trump non si trovano all’interno del ‘Parco dell’onore’, ma al di fuori di esso, assieme ad altre opere di pubblicità al marmo donate da imprenditori lapidei. Questo è solo un pretesto per fare polemiche senza costrutto, visto che l’opera, così come tutte le altre presenti nella zona, è stata pensata e donata per valorizzare l’impresa del marmo. Grazie alla nostra amministrazione, Vagli Sotto è diventata una perla turistica che richiama persone da tutta Italia. E questo a qualcuno, evidentemente, dà fastidio”.

In un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Puglia ha poi ribadito che la statua “non verrà tolta“. Poi ha aggiunto: “Valuteremo se spostarla dalla sua attuale sede a un’altra, sempre sulle sponde del lago, all’interno del cosiddetto ‘Parco del disonore’. Con la Russia ho ottimi rapporti consolidati nel tempo, nel 2017 sono stato persino ricevuto al Cremlino. Non posso certo, però, condividere l’invasione di uno Stato sovrano come l’Ucraina“.

L’ex sindaco di Vagli Sotto, oggi consigliere comunale di maggioranza, ha anche detto: “Le strutture turistiche del paese sono state sommerse di prenotazioni, specie per il prossimo weekend. La gente che ancora non l’ha vista con i suoi occhi, verrà a Vagli per vedere la statua”.

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