Il miglior museo d'Italia? Secondo Artribune è il Mann di Napoli
Secondo il noto portale di arte e cultura contemporanea il museo archeologico partenopeo è all'avanguardia e all'altezza dei musei europei
Il museo archeologico di Napoli è il miglior polo museale d’Italia. Lo ha stabilito Artribune, portale on line specializzato in arte e cultura contemporanea. Un riconoscimento che conferma il momento particolarmente fortunato per le iniziative culturali ideate e realizzate nella città partenopea e che evidenzia l’impressionante mole di testimonianze culturali custodite a Napoli, città che sta vivendo, soprattutto negli ultimi tempi, un vero e proprio assalto di turisti, attratti dal buon cibo, l’ineguagliabile ospitalità e un ventaglio di proposte culturali ed eventi che fanno della città che si sviluppa alle pendici del Vesuvio uno dei centri più ambiti tra i turisti.
Tra i poli museali più antichi e rinomati del mondo, il museo archeologico della città di Napoli detiene un patrimonio di reperti di profondo pregio. Vanto di Napoli e orgoglio italiano, il Mann arricchisce il profilo culturale europeo grazie alle testimonianze esemplari custodite nei 12.650 metri quadri di spazi espositivi dove è possibile ammirare pezzi unici, che spaziano dalle antiche testimonianze delle colonie elleniche fino ai ritrovamenti di reperti egizi, passando, naturalmente, per la ricchissima collezione di reperti di epoca romana, forse la più ricca del mondo.
Punto di riferimento per mostre che richiamano visitatori da tutta Italia, come la recente celebrazione delle gesta del Calcio Napoli o la raffinata retrospettiva sul periodo della dominazione longobarda nella penisola italiana, il riconoscimento attribuito dal noto portale specializzato in arte rappresenta un importante riconoscimento per il museo partenopeo.
Le motivazioni sintetizzate dalla testata on line sono un attestato d’eccellenza:
“Perché rendere attuale e coinvolgente l’antico è sempre una sfida, e il museo sta portando avanti un programma di valorizzazione e modernizzazione che può essere esemplare per altri musei. Nonostante la sentenza del Tar del Lazio del 25 maggio, che aveva messo in discussione le nomine di alcuni dei super direttori nominati da Dario Franceschini, tra cui quella di Paolo Giulierini, il management del museo non si è abbattuto e ha continuato a lavorare infaticabilmente per un museo sempre più all’avanguardia all’altezza dei colleghi europei. Fino alla riconferma da parte del Consiglio di Stato, avvenuta a inizio dicembre. Per fortuna”