Giornata della Memoria: i luoghi simbolo in Italia
Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria: ecco i i luoghi simbolo in Italia dove ricordare le vittime dell’Olocausto
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Fondazione Memoriale della Shoah – Binario 21
Tra i luoghi simbolo da visitare in memoria delle vittime dell’Olocausto c’è il Binario 21 sotto la Stazione Centrale di Milano. Proprio qui la città meneghina ha deciso di istituire la Fondazione Memoriale della Shoah; questo luogo è stato scelto perché questa era la partenza dei treni che dovevano condurre gli ebrei e i perseguitati verso i campi di sterminio nazisti. L’attività tedesca dal binario 21 ha interessato gli anni dal ’43 al ’45 e ha visto migliaia di ebrei transitare tra cui anche voci importanti della memoria come Liliana Segre, oggi attivista e politica schierata contro l’antisemitismo, l’istigazione all’odio e i fenomeni di intolleranza. Si tratta dell’unico memoriale ad essere rimasto intatto.
Risiera di San Sabba – Trieste
A Trieste presso la Risiera di San Sabba si può visitare quella che da complesso per la pilatura del riso era stato trasformato in un campo di prigionia provvisorio. Dal 1943 qui venivano detenuti e deportati militari italiani, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Secondo i calcoli qui hanno transitato dalle 3 alle 5 mila persone ma si stima sia stato davvero maggiore il numero di prigionieri e di ebrei rastrellati passati dalla Risiera, oggi diventata Monumento Nazionale e sede di un museo.
Quartiere ebraico – Venezia
Il ghetto ebraico di Venezia è forse tra i più famosi e popolosi della Penisola; nel 1516 qui si contava una concentrazione di circa settecento ebrei. Oggi è possibile visitare il ghetto dove si trovano sinagoghe e il cimitero ma soprattutto il Museo Ebraico di Venezia.
Campo nazionale di deportazione – Fossoli
A Fossoli, località a circa 6 km dal comune di Carpi si trova il campo nazionale della deportazione razziale e politica legata al periodo della Seconda Guerra Mondiale. Nel campo istituito nel comune di Modena hanno transitato moltissimi prigionieri ebrei destinati a raggiungere quelli di concentramento dislocati nel resto d’Europa. Fossoli compare anche tra le memorie di Primo Levi nelle pagine dell’opera Se questo è un uomo.
Museo ebraico – Roma
La Capitale custodisce nel museo ebraico di Roma testimonianze importanti; aperto al pubblico dal 1960 e posizionato all’interno del ghetto ebraico della Città Eterna racconta la storia di quella che era la comunità ebraica dall’origine ad oggi.
Museo Diffuso – Torino
A Torino è il Museo Diffuso a tenere viva la memoria dell’Olocausto: 20 siti distribuiti in città raccontano la Resistenza e la Deportazione avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale.
La piccola Gerusallemme – Pitigliano
Il borgo di Pitigliano è conosciuto anche con il soprannome di piccola Gerusalemme; data l’alta concentrazione di ebrei che ha dato vita ad una delle comunità ebraiche italiane più popolose è stato preso di mira durante la Seconda Guerra Mondiale e proprio da qui sono stati rastrellati moltissimi ebrei per essere condotti nei campi di concentramento. Tra i luoghi della memoria è possibile intraprendere il percorso ebraico di Pitigliano nel cuore del borgo toscano.
Complesso museale ebraico – Casale Monferrato
In Piemonte è possibile visitare invece il complesso museale ebraico, qui viene custodita una collezione di oggetti antichi d’arte ebraica. Conosciuto anche come museo degli Argenti, il complesso museale ebraico di Casale Monferrato si trova nelle vicinanze di una Sinagoga e del Museo dei Lumi anch’essi visitabili.
Museo della Memoria Ferramonti – Tarsia
In Calabria è possibile visitare invece il Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia, si trova in provincia di Cosenza e qui sorgeva il più grande campo di concentramento fascista italiano. Ebrei, antifascisti, cinesi e profughi politici sono stati imprigionati dal 1940 fino all’11 dicembre del 1945.
Campo di internamento – Urbisaglia
Da visitare anche il campo di internamento di Urbisaglia situato in provincia di Macerata. Utilizzato da giugno del 1940 all’ottobre del 1943. Nel cuore della Valle del Tenna si trova un luogo simbolo dell’Olocausto. Si tratta della Casa della Memoria di Servigliano. Il campo di prigionia delle Marche utilizzato durante la Prima Guerra Mondiale è stato riciclato durante il periodo fascista per imprigionare ebrei, rifugiati e oppositori.
Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria. La data è stata scelta perché proprio in questo giorno di 77 anni fa l’Armata Russa durante l’offensiva Vistola-Oder viene a conoscenza del campo di concentramento nazista di Auschwitz, diventato luogo simbolo dell’Olocausto e considerato la pagina più buia della storia. Dei 4 milioni detenuti all’interno del campo dal 1940, solo 9.000 sono i prigionieri che i soldati russi sono riusciti a liberare. Dal 2005 l’Onu ha scelto la data del 27 gennaio per ricordare le vittime dell’Olocausto. In questa gallery ripercorriamo i luoghi simbolo della memoria in Italia.