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Arte & Cultura

Alla galleria Borghese di Roma in mostra il Picasso scultore

Ha aperto i battenti il 24 ottobre e resterà aperta al pubblico fino al 3 febbraio la mostra su Picasso in veste di scultore

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Picasso in una veste meno nota: quella di scultore. È questo il tema della mostra che ha aperto i battenti a Galleria Borghese a Roma e dedicata all’artista spagnolo. Sono 56 i capolavori che si possono ammirare, opere che sono state realizzate nel periodo che va dal 1902 al 1961. E poi foto di atelier inedite e video che approfondiscono come sono nate le sculture. La mostra “Picasso la scultura” è stata pensata come un viaggio attraverso i secoli seguendo l’interpretazione plastica delle forme ed è stata allestita nelle sale della struttura dove si possono ammirare anche opere di Caravaggio, Raffaello e Canova.

Picasso visitò la Galleria Borghese durante un viaggio a Roma e Napoli nel 1917 dove ha ammirato le opere del Bernini. E questo viaggio, tra la Roma antica e quella del Rinascimento,  fu per lui indubbiamente una fonte di ispirazione e ha spesso attinto alle sue origini classiche e mediterranee per la sua arte.

Il ruolo di Pablo Picasso nella scultura del 900 è stato importante, come spiega Anna Coliva ideatrice e curatrice della mostra: “In un momento in cui la scultura era paralizzata per la sua incapacità di adeguarsi al linguaggio contemporaneo – dice – Picasso interviene come una bomba e trova la chiave linguistica per affrontare, rifondare e ricreare il concetto di scultura”.

La mostra ha aperto i battenti il 24 ottobre e resterà aperta al pubblico fino al 3 febbraio, si tratta della prima realizzata in Italia e dedicata a questo artista nella sua veste di scultore. Inoltre ha il compito di proseguire il lavoro di studio su questa tipologia di arte che sta portando avanti la Galleria Borghese con mostre dedicate ad artisti appartenenti a epoche differenti.

Il lavoro realizzato dal Picasso sculture, anche in passato era meno noto e all’epoca venne alla luce in maniera preponderante durante le retrospettive di Parigi, Londra e New York che si tennero dal 1966 fino al 1968.

Oggi arriva anche alla Galleria Borghese di Roma: “Credo che questo sia un ambiente adatto per il trionfalismo, l’euforia, la vitalità di Picasso, sempre fortemente attuale così com’è attuale la collezione di Villa Borghese, la Villa Borghese perché risponde ai dati originari del suo creatore”.

La mostra resterà allestita fino al 3 febbraio.

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