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Boato in Friuli e Veneto, boom di segnalazioni: cosa è successo

Un violento boato ha scosso Friuli e Veneto orientale, causando numerose segnalazioni e alimentando il mistero su un evento che ha scosso la regione

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Un forte boato ha sorpreso i cittadini del Friuli e del Veneto orientale nella mattinata del 12 novembre 2024, intorno alle 10:35. Il rumore, descritto come simile a un’esplosione, è stato avvertito in diverse località, tra cui Udine, Spilimbergo, Tavagnacco e Buja, e ha fatto tremare i vetri di numerose abitazioni. Segnalazioni simili sono arrivate anche dal Veneto, alimentando dubbi e curiosità tra i residenti.

Boato in Friuli e Veneto: cos’è il sonic boom

Il rumore, simile a un’esplosione, è stato avvertito in numerose località del Friuli, dove i residenti hanno subito notato il tremolio dei vetri delle abitazioni. Le segnalazioni sono state numerose, non solo dal Friuli ma anche da diverse zone del Veneto, in particolare dalla zona orientale, come San Donà di Piave e Portogruaro. Questo ha alimentato un’ondata di curiosità e preoccupazione tra i cittadini, che si sono rivolti alle forze dell’ordine e ai social media per cercare spiegazioni.

Dopo le prime indagini delle autorità, è emerso che il fenomeno potrebbe essere stato causato da un aereo militare che ha superato la velocità del suono, provocando il cosiddetto “sonic boom”. Ma di cosa si tratta esattamente?

Superare il muro del suono equivale a raggiungere una velocità superiore a quella di propagazione delle onde sonore nell’aria, che a livello del mare è di circa 1235 km/h. Quando un oggetto, come un aereo, rompe questa barriera, si crea un accumulo di onde d’urto che vengono percepite come un forte boato a terra.

Gli aerei militari, progettati per operare a velocità supersoniche, possono raggiungere questa velocità durante esercitazioni o manovre operative. Secondo le prime analisi, un velivolo in transito potrebbe aver inavvertitamente provocato l’esplosione sonora, diffondendo il rumore su un’ampia area geografica.

Il fenomeno non rappresenta un pericolo per la salute umana, ma può generare vibrazioni, preoccupazione e, in alcuni casi, lievi danni strutturali, come tremori nei vetri o spostamenti di piccoli oggetti.

Perché il forte boato ha causato un boom di segnalazioni

Il passaggio alla velocità supersonica è soggetto a regolamentazioni specifiche, in particolare per minimizzare l’impatto sulle aree abitate. Le autorità militari pianificano attentamente i voli per evitare di superare il muro del suono sopra zone densamente popolate. Tuttavia, imprevisti possono verificarsi, come è accaduto in questo caso.

Secondo alcune testimonianze, infatti, il boato ha colto i cittadini di sorpresa, generando una grande quantità di segnalazioni sui social media e ai centralini delle forze dell’ordine. Per dissipare eventuali dubbi, le autorità hanno rassicurato che non si trattava di un’esplosione o di un evento sismico, ma di un fenomeno collegato ai voli militari.

Il “sonic boom” non è raro in regioni vicine a basi aeree, come il Friuli e il Veneto orientale, dove l’attività militare è più frequente. In passato, eventi simili hanno suscitato reazioni analoghe, sottolineando l’importanza di una comunicazione chiara e tempestiva verso la popolazione.

L’episodio di martedì 12 novembre si è concluso senza incidenti, e non sono stati segnalati danni significativi. Restano, però, l’interesse e la curiosità verso un fenomeno che, sebbene affascinante dal punto di vista scientifico, continua a sorprendere per la sua intensità.

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