Forbes celebra il "miracolo di Milano"
In tempi di pandemia, la città di Milano è riuscita a trasformarsi dando nuovi spazi ai suoi residenti usando solo "vernice e tavoli da ping pong"
La città di Milano è riuscita a compiere una trasformazione che ha del miracoloso, e lo ha fatto proprio in tempo di pandemia. Puntando ad una miglior qualità della vita, l’amministrazione ha creato nuove aree destinate ai suoi cittadini “ritagliandole” dagli spazi prima utilizzati dalle auto. E lo ha fatto in maniera rapida ed economica: utilizzando semplicemente vernice e tavoli da ping pong. Un progetto che rientra appieno in quella che viene chiamata “urbanistica tattica”, e che ha attirato l’attenzione di Forbes.
Milano, il progetto Piazze Aperte
La prestigiosa rivista americana ha reso omaggio all’iniziativa tutta milanese che ha portato alla nascita di nuovi spazi pubblici: una “rivoluzione” che appare ancora più sensazionale visto che è stata effettuata in un momento critico come l’arrivo della pandemia di Covid. Per questo il progetto Piazze Aperte è stato soprannominato da Forbes il “miracolo di Milano”. Ma in che cosa consiste davvero?
“Giuseppe Sala [sindaco di Milano, nda] ha promesso di trasformare in meglio la seconda città più popolosa d’Italia. Così ha tolto spazio alle auto e lo ha consegnato alle persone” – si legge sulle pagine della prestigiosa rivista. Nei due anni passati, l’amministrazione ha portato a compimento alcuni interessanti cambiamenti che rendono la città più vivibile, tra cui la costruzione di diverse piste ciclabili lungo le principali arterie e la nascita di piazze pop up.
Sono già 38 le aree pubbliche venute fuori quasi dal nulla, semplicemente “erodendo” pian piano lo spazio destinato alle auto per trasformarlo in un luogo di ritrovo per i cittadini. Il bilancio è incredibile: le nuove piazze occupano un’area totale di circa 22mila metri quadri, sparsi con attenzione per tutta la città. E ora, un abitante su due abita a pochi passi da una di queste Piazze Aperte, potendo così sfruttarne tutti i vantaggi – dal godere di una camminata all’aria aperta alle rinnovate possibilità di socializzazione.
La città di Milano si rinnova
Il cambiamento è enorme, e tuttavia ha richiesto uno sforzo minimo. Può sembrare difficile immaginarlo, ma per creare queste 38 nuove piazze sono stati impiegati pochissimi elementi che hanno – tra l’altro – inciso in maniera quasi impercettibile sul budget pubblico. Ed è proprio questo che Forbes vuole celebrare: la capacità non solo di rinnovarsi in un periodo particolarmente difficile, ma anche di farlo in maniera smart ed economica.
L’amministrazione ha puntato tutto sull’uso di fioriere tatticamente sistemate per interrompere il flusso di auto e deviarlo altrove, ma anche di vernici impiegate per segnalare visivamente lo spazio dedicato alle persone, dando al contempo alla città delle bellissime opere di street art. E, infine, sono stati aggiunti posti bici, panchine e 32 tavoli da ping pong. Una tecnica, questa, che simboleggia la capacità di adattarsi ad un progetto di urbanistica tattica.
Per Milano, questa è una grande opportunità. Angoli dimenticati di strade cittadine, ormai da tempo utilizzati per parcheggi selvaggi, sono diventati l’anima di una città che ha voglia di trasformarsi. Ed è forse anche per questo che oggi il capoluogo lombardo spicca tra i luoghi più vivibili al mondo, un traguardo che stimola a guardare ancora avanti.