Rosa e Olindo in piazza a Erba, ma sono due statue
Erba, in piazza del Mercato sono spuntate due statue a grandezza naturale di Rosa e Olindo, i coniugi giudicati colpevoli della strage di Erba
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Le statue di Rosa e Olindo in piazza a Erba
Due sculture raffiguranti Rosa Bazzi e Olindo Romano sono comparse in piazza del Mercato a Erba, non troppo distanti dal luogo della strage di Erba del 2006, quando vennero uccisi a Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini. L'autore delle due statue è l'artista lecchese Nicolò Tomaini che ha rivendicato il gesto, realizzato come "attacco alla società dello spettacolo" proprio nei giorni in cui la strage di Erba è tornata agli onori della cronaca in vista della revisione dell'udienza.
La strage di Erba
La strage di Erba è un caso di omicidio plurimo avvenuto nel comune di Erba, in provincia di Como, l'11 dicembre del 2006: in quella data Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi, conosciuta semplicemente come rosa, avrebbero ucciso a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Mario Frigerio, marito di Valeria Cherubini, venne colpito con un fendente alla gola e creduto morto dagli assalitori, ma riuscì a salvarsi grazie a una malformazione congenita alla carotide che gli evitò la morte per dissanguamento.
Le indagini
In seguito all'omicidio multiplo, durante le indagini, venne notato subito il comportamento anomalo di Olindo e Rosa, i due vicini di casa che in passato avevano avuto contenziosi legali con Raffaella Castagna: i coniugi Romano, infatti, si erano dimostrati disinteressati agli eventi e diversamente dagli altri abitanti della corte e dei condomini, non avevano chiesto rassicurazioni alle forze dell'ordine.
L’arresto
Olindo e Rosa vennero arrestati l'8 gennaio del 2007 dopo un lungo interrogatorio: Romano venne accusato di omicidio plurimo pluriaggravato e la moglie di concorso in omicidio. Inizialmente si pensava a un solo omicida, ma rilievi dei RIS indicarono la presenza di una seconda persona nella strage, una persona mancina come Rosa Bazzi.
Dove è avvenuta la strage di Erba
La strage di Erba è avvenuta all'interno dell'abitazione di Raffaella Castagna: una corte ristrutturata nel centro della cittadini situata in provincia di Como: dopo l'esecuzione del delitto, datato 11 dicembre 2006, l'appartamento venne dato alle fiamme.
Le sentenze della strage di Erba
Il 26 novembre del 2008 la Corte d'assise emise la sentenza di primo grado, in cui i coniugi Rosa e Olindo vennero condannati all'ergastolo con l'isolamento diurno per tre anni; la corte, inoltre, stabilì il risarcimento di 500.00 euro per i Frigerio, di 60.000 euro a Marzouk (il marito di Raffaella Castagna e il padre del piccolo Youssef) e 20.000 euro per i suoi genitori residenti in Tunisia. Il 20 aprile del 2010 la Corte d'assise di Milano confermò l'ergastolo ai coniugi Romano con la misura afflittiva supplementare dell'isolamento per tre anni, il massimo consentito dalla legge. Successivamente, il 3 maggio del 2011, la Corte suprema di cassazione rigettò i ricorsi, rendendo definitiva la sentenza d'appello che aveva riconosciuto come autori della strage i coniugi Romano, già condannati all'ergastolo in primo grado.
Chi è Azouz Marzouk
Azouz Marzouk è il marito di Raffaella Castagna e il padre del piccolo Youssef, due delle vittime della strage di Erba: di origine tunisina, si assocerà alla richiesta di revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi che furono condannati in via definitiva all'ergastolo per l'eccidio dell'11 dicembre 2006.
Le vittime della strage di Erba
In totale le vittime della strage di Erba furono quattro: Paola Galli di 60 anni, madre di Raffaella Castagna e suocera di Azouz Marzouk; Raffaella Castagna di 30 anni, moglie di Azouz Marzouk; Youssef Marzouk di appena 2 anni, figlio di Raffaella Castagna e di Azouz Marzouk; Valeria Cherubini di 55 anni, vicina di casa e moglie di Mario Frigerio.
Le lettere
Il 17 marzo del 2010 una lettera a firma di Olindo Romano e Rosa Bazzi, accusati della strage di Erba, venne fatta pervenire alla stampa in occasione della prima udienza d'appello. Nel gennaio del 2024, invece, Olindo ha scritto una lettera rivolta ai media: nella missiva Olindo ribadiva la sua innocenza e quella della moglie Rosa.
Rosa e Olindo: i riferimenti nella cultura di massa
Sono tanti i riferimenti alla strage di Erba nella cultura di massa: alla vicenda è stata dedicata, per esempio, una puntata della quarta stagione della serie tv 'R.I.S. Delitti imperfetti' andata in onda su Canale 5. Diverse, inoltre, le canzoni in cui vengono citati Olindo e Rosa: da 'In gabbia' di Myss Keta a 'Killer Star' di Immanuel Casto, passando per 'Lewandowski' di Ernia, 'Rosa e Olindo' di Colapesce e Dimartino e 'Su le mani' di Fabri Fibra, quest'ultimo protagonista dello show 'Nuova Scena' dedicato al mondo del rap italiano.
In piazza del Mercato a Erba, in provincia di Como, sono apparse due sculture a grandezza naturale raffiguranti Olindo Romano e Rosa Bazzi, a pochi passi dal luogo della strage dell’11 dicembre 2006 che li ha resi noti in tutta Italia, loro malgrado.
Secondo quanto riferito da ‘Il Giorno’, l’azione è stata rivendicata dall’artista lecchese Nicolò Tomaini sulle sui pagine social, come un chiaro “attacco alla società dello spettacolo”.