È di nuovo caccia al lupo? Ecco le regioni più popolate
Gli animalisti scendono in campo contro l'abbattimento controllato dei lupi. Ma quanti sono e dove si trovano?
Dopo 46 anni di protezione, in Italia si torna a temere per la sorte dei lupi. A preoccupare le associazioni animaliste è la convocazione della Conferenza Stato-Regioni che sarà chiamata ad approvare il nuovo Piano nazionale di conservazione che prevede 22 azioni per favorire la convivenza fra i lupi e le attività agricole, tra cui recinti elettrificati, rimborsi agli allevatori e la lotta agli incontri tra cani e lupi.
La misura che sta facendo mobilitare Enpa, Lac, LAV, Lipu e Lndc è però quella che paventa l’ipotesi di un abbattimento controllato di un numero di lupi non superiore al 5% del numero complessivo in Italia. Le associazioni temono che i comportamenti predatori potrebbero, in questo modo, aggravarsi anziché diminuire, andando ad incrementare anche le tensioni sociali con la richiesta di ulteriori abbattimenti. Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha respinto prontamente le accuse: “Il prelievo massimo del 5%, dicono gli esperti, non mette a rischio la presenza del lupo in Italia – ha dichiarato Galletti – Se non facciamo questo, il bracconaggio diventerà lo strumento di tutela degli agricoltori. E allora davvero la sopravvivenza del lupo sarà a rischio”.
Dove si trovano e quanti sono i lupi in Italia
Secondo le ultime stime, si aggirano tra i mille e i duemila capi in Appennino e 150 esemplari sulle Alpi.
La regione più popolata dalla specie selvatica è il Piemonte. Qui è stata stimata la presenza di 21 branchi (ognuno composto da 5-6 lupi) e di 4 coppie riproduttive. Di questi, si sono registrati 14 branchi e 2 coppie in provincia di Cuneo, mentre in provincia di Torino sono stati avvistati 7 branchi e 2 coppie.
Anche la popolazione alpina è cresciuta negli ultimi anni. Si è riscontrata la presenza di un branco in Valle d’Aosta e un altro al confine tra Veneto e Trentino.
Un’altra coppia di lupi è stata avvistata qualche anno fa in Friuli, mentre ci sono stati avvistamenti sporadici in Lombardia di lupi che si aggiravano solitari.
Anche in Toscana è stata riscontrata un’alta densità di lupi che ha creato danni ingenti alla zootecnica. I dati dell’Università di Firenze e Coldiretti parlano di 108 gruppi riproduttivi (erano 72-73 nel 2013), con circa 600 animali, tra lupi e cani selvatici. Il presidente di Confagricoltura Toscana, Francesco Miari Fulcis, ha evidenziato come negli ultimi mesi, siano stati catturati solo 10 esemplari di ‘ibrido’ nella regione. Da tempo si grida al lupo nella Maremma Grossetana. Laddove i dati ufficiali dicono che le predazioni sono dimezzate, a sentire gli allevatori sarebbero invece aumentate, interessando oltre ad ovini e caprini, anche asini, vacche e vitelli, attaccati nei pressi dei poderi persino durante il giorno.
Recentemente, la paura di un’invasione da parte dei lupi ha colpito anche Campobasso. In una foto, pubblicata da un giornale locale, si vedevano due esemplari attraversare la tangenziale, durante le forti nevicate che hanno interessato il Molise nelle scorse settimane. Tuttavia, sembra si trattasse di un falso allarme: i due animali sono risultati essere, infatti, lupi cecoslovacchi, ossia una razza di cane da pastore più volte scambiata per l’esemplare selvatico.