Da villaggio a museo: alla scoperta della Grotta Mangiapane
In Sicilia c'è un'imponente grotta paleolitica che accoglie un antico borgo rurale, trasformato in un museo a cielo aperto
In Italia esistono dei luoghi dove si può vivere l’incredibile esperienza di un viaggio a ritroso nel tempo. È il caso del singolare borgo nella roccia custodito all’interno della Grotta Mangiapane, una delle caverne più importanti e caratteristiche della Sicilia. Siamo a Custonaci, in provincia di Trapani, un paese arroccato su una collina a 186 metri sul livello del mare. Qui sorge l’antico insediamento preistorico ospitato nel fiore all’occhiello delle Grotte di Scurati.
Immersa in un paesaggio che il fenomeno del carsismo ha contribuito a rendere di una bellezza disarmante, la Grotta Mangiapane spicca sulle altre nove caverne disseminate tutt’intorno, con i suoi circa 70 metri d’altezza e 50 di profondità. Stando agli studi di alcuni archeologi, la spelonca risalirebbe al Paleolitico, utilizzata come rifugio dai nostri antenati.
Ma a renderla speciale è il villaggio che questo scrigno naturale ha accolto al suo interno, dal 1819 fino all 1950. Al suo interno si può ancora ammirare un antico borgo rurale, con case in pietra, stalle, botteghe, un forno a legna e persino una cappella.
Il nome “Mangiapane” apparteneva alla famiglia che vi abitò, dedita all’agricoltura e alla pesca nonché famosa per l’ottima ricotta che produceva. Con l’arrivo dei cavatori, il villaggio fu abbandonato per permettere l’estrazione del marmo, attività che ha reso Custonaci uno dei principali centri estrattivi al mondo.
Considerato patrimonio regionale, il borgo della Grotta Mangiapane si è trasformato in museo a cielo aperto, grazie alle associazioni del posto, aiutate dall’unico erede della famiglia Mangiapane ancora in vita. Sebbene le abitazioni siano state restaurate, sembra che il tempo non sia mai trascorso e tutto è esattamente come era secoli fa.
Tra i numerosi reperti preistorici ritrovati nella caverna ci sono denti e ossa di animali, selci lavorate e pitture rupestri, tuttora conservati presso il Museo Pepoli di Trapani e il Museo della Preistoria della Torre di Ligny, nonché al museo etnografico di Parigi.
Passeggiando per questo borgo incantevole, si possono riscoprire, inoltre, mestieri che oggi non esistono più e antichissimi attrezzi da lavoro.
Dal 1983, la Grotta Mangiapane è diventata famosa per il presepe vivente a cui danno vita oltre 160 persone, tra artigiani e artisti provenienti da tutta la Sicilia, e in cui rivivono le tradizioni contadine e artigianali del territorio. Un luogo unico al mondo, utilizzato anche come set per alcuni episodi della serie televisiva “Il commissario Montalbano”.