Crisi, la classifica delle rinunce a tavola degli italiani
La crisi e l'aumento dei prezzi hanno portato moltissimi italiani a fare dei tagli nella propria spesa: ecco la classifica delle rinunce a tavola
Pubblicato:
Gli alcolici
Fonte: iStock | Ph. xfotostudio
La prima rinuncia degli italiani è l'alcool: ben il 44% ha deciso di tagliare le spese per acquistare vino, birra e altri alcolici, nonostante si stiano avvicinando le feste, perché i prezzi sono spesso proibitivi.
I dolci
Fonte: iStock | Ph. michaelpuche
A parimerito in classifica troviamo i dolci: il 44% degli italiani rinuncia a portarli in tavola, per via del costo troppo elevato.
I salumi
Fonte: iStock | Ph. marcociannarel
Al terzo posto ci sono i salumi, che per il 39% dei consumatori sono diventati troppo cari - a tal punto da rinunciarvi definitivamente.
Il pesce
Fonte: iStock | Ph. singidavar
Il 38% degli italiani sta tagliando anche sul pesce, un alimento che dovrebbe essere sempre presente nella nostra dieta per via dei suoi importanti nutrienti. Tra l'altro, si tratta di uno dei principali piatti natalizi, ai quali probabilmente molte persone rinunceranno.
La carne
Fonte: iStock | Ph. dogayusufdokdok
Per la carne, la situazione non è molto più rosea: a causa dell'aumento dei costi, il 37% degli italiani ha deciso di rinunciarvi, o quantomeno di ridurne notevolmente le quantità a tavola.
Gli alimenti per bambini
Fonte: iStock | Ph. HannamariaH
La classifica delle rinunce a tavola vede poi al sesto posto gli alimenti per bambini: il 31% degli italiani è costretto a farne a meno, sostituendoli con altri generi alimentari meno cari.
Il pane
Fonte: iStock | Ph. luigi giordano
Uno dei beni essenziali nella nostra dieta è il pane, che tuttavia ha visto lievitare i prezzi: oggi, il 23% degli italiani evita di acquistarlo o ne riduce la quantità.
La frutta
Fonte: iStock | Ph. fabiomax
In ottava posizione c'è poi la frutta: sappiamo bene quanto sia importante per una corretta alimentazione, eppure il 16% della popolazione si trova a doverne portare in tavola in quantità decisamente ridotte.
La verdura
Fonte: iStock | Ph. joakimbkk
Stesso problema per la verdura, con il 12% degli italiani che ne fa a meno durante i pasti principali, nonostante sia uno dei capisaldi della nostra dieta mediterranea.
La pasta
Fonte: iStock | Ph. fabiomax
Infine, tra le rinunce più importanti c'è la pasta: alimento per eccellenza nella nostra tradizione culinaria, è stato tagliato dalla spesa dell'11% degli italiani.
Negli ultimi mesi, i rincari hanno spinto moltissimi italiani a fare rinunce anche a tavola. Dalla pandemia alla guerra, l’aumento dei prezzi ha messo in difficoltà tante persone che, per far quadrare i conti, sono costrette a dare un taglio alla loro spesa alimentare. A fare il punto della situazione è il nuovo report “Gli italiani e il cibo nelle crisi e oltre”, stilato da Coldiretti/Censis in occasione del XX Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione.
Più di un italiano su due (52%) ha dovuto fare rinunce – in quantità o in qualità – per quanto riguarda il cibo a tavola. Colpa dell’inflazione, che ha fatto schizzare alle stelle i prezzi di molti generi alimentari: il caro energia e la scarsità di materie prime (che si è fatta particolarmente sentire durante l’estate, a causa della siccità) hanno portato ad un aumento dei costi di produzione, che si è riversato a valanga sugli utenti finali.
Il rapporto Coldiretti fa luce su questa situazione: il 47% degli italiani è stato costretto a tagliare le quantità di cibo, una percentuale che aumenta notevolmente (sino a raggiungere il 60%) se si prende in considerazione solamente la fascia di popolazione a basso reddito, ovvero quella maggiormente in difficoltà in questo periodo. C’è poi chi preferisce rinunciare alla qualità, con un 37% degli italiani che ha optato per brand più economici così da non dover dire definitivamente addio ai piccoli sfizi quotidiani.
Quali sono i cibi ai quali la popolazione sta rinunciando, per poter far fronte alla crisi? C’è chi infatti ha tagliato sul superfluo, e chi invece si trova a dover fare a meno anche di beni di prima necessità. Coldiretti/Censis ha stilato la classifica delle rinunce a tavola, dalla quale emergono dati piuttosto allarmanti.