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Gli italiani sbagliano la cottura della pasta: lo dicono gli USA

Gli USA dimostrano grande entusiasmo verso il metodo McGee, un nuovo modo di cuocere la pasta più etico: le differenze con la cottura tradizionale italiana

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Per gli italiani la cucina è un’arte e tra i piatti più amati non solo nella nostra nazione ma nel mondo c’è la pasta; eppure secondo gli USA abbiamo sempre sbagliato a prepararla. Non servono una pentola colma di acqua bollente e un po’ di sale ma ben altro secondo Harold James McGee, statunitense che ha deciso di scrivere quale sarebbe il metodo corretto di cottura della pasta.

La cottura della pasta secondo il metodo italiano

Non ha bisogno di presentazioni, il metodo italiano della cottura della pasta è facile, veloce ed assolutamente efficace. Secondo le indicazioni tradizionali è necessaria una pentola di dimensioni adeguate a seconda della grammatura e 1 litro d’acqua ogni 100 grammi di pasta, oltre ad un pizzico di sale.

Le istruzioni poi sono facilissime: si lascia bollire l’acqua poi si buttano dai 7 ai 10 grammi di sale grosso a litro e solo successivamente il formato di pasta preferito. La cottura della pasta, rigorosamente al dente, è data non solo dal minutaggio rispettato ma anche dalla libertà del prodotto di muoversi all’interno della pentola.

La cottura della pasta secondo il metodo USA

Gli italiani non saranno felici di sapere che un americano ha pensato ad un metodo diverso per la cottura della pasta, segnalandolo anche come il migliore al mondo. Harold James McGee si discosta fortemente dal metodo italiano e propone un’alternativa; per prima cosa non si utilizza più una pentola ma una padella a fondo largo da riempire con acqua fredda e un pizzico di sale.

L’acqua dovrà essere in dose doppia rispetto alla pasta; secondo Harold James McGee il quantitativo proposto è più che sufficiente per la cottura e allo stesso tempo per evitare che la pasta si attacchi alla pentola.

Altra rivoluzione? Mettete da parte lo scolapasta, l’acqua proposta in dosi così ridotte non sarà più presente alla fine della cottura poiché verrà totalmente assorbita dalla pasta. Se eventualmente ne rimanesse il metodo McGee propone di utilizzarla per rendere più cremoso il condimento che grazie alla presenza dell’amido della pasta diventerà più denso. McGee con il metodo americano della cottura della pasta propone un’alternativa etica, riducendo il consumo d’acqua ma anche di tempo. Insomma, dopo aver fatto sparire i bucatini dagli scaffali, in America cambia anche il metodo di cottura della pasta.

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