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Arte & Cultura

Il corridoio Vasariano degli Uffizi verso la riapertura nel 2021

Chiuso dal 2016 per procedere con alcuni interventi, ora il progetto per la riapertura del Corridoio Vasariano degli Uffizi di Firenze è stato presentato

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Riapertura del Corridoio Vasariano: la data da segnare in agenda è quella del 2021. Il progetto è pronto ed è stato presentato. Quando le opere saranno terminate a Firenze tornerà il percorso che collega alcuni punti focali del patrimonio cittadino.

Le opere, che dovrebbero durare circa 18 mesi, avranno un costo di 10 milioni di euro e renderanno nuovamente accessibile questa struttura così importante per l’arte e per la Storia.

Il Corridoio Vasariano è stato realizzato nel 1565 da Giorgio Vasari per volere di Cosimo I de’ Medici ed è un percorso sopraelevato che si estende tra Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. È stato chiuso a dicembre del 2016 per realizzare opere di adeguamento che hanno anche previsto alcuni interventi volti alla messa a norma per quanto concerne il settore sicurezza.

Dopo la presentazione del progetto si dovrà procedere con il bando di gara e poi con il via ai lavori. Opere che lo renderanno, tra le altre cose, accessibile ai disabili, dotato di illuminazione a led e videosorvegliato.

I prezzi di ingresso saranno differenti. Sembra, innanzitutto, che ci sarà un biglietto che permetterà di entrare in sette istituzioni fiorentine, ovvero palazzo Vecchio, Uffizi, Corridoio Vasariano, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, Forte Belvedere e Giardino Bardini. Il biglietto normale costerà 45 euro in alta stagione, 20 in quella bassa. La stima delle persone che sono attese è di circa 500mila l’anno.

Si entrerà dal piano terra degli Uffizi  con la biglietteria. Saliti al primo piano si potrà procedere con la visita del Corridoio in direzione Palazzo Pitti. Saranno solamente 125 le persone che potranno accedere contemporaneamente alla struttura. Inoltre nel progetto è prevista la riapertura delle 73 finestre.

Non mancherà uno spazio dedicato alla memoria: in particolare in due punti. Uno presso via Geroglifici dove si può vedere il punto in cui esplose la bomba nella strage del 1993. L’altro dopo uno dei simboli di Firenze, il Ponte Vecchio, con l’intento di ricordare i drammi della Seconda Guerra Mondiale e in particolare la distruzione portata dalle truppe naziste nel centro storico cittadino.

Lungo questo percorso si potranno ammirare sculture antiche (circa una trentina) affreschi del Cinquecento e iscrizioni greche e romane.

A quanto pare arriverà anche un volume – a cura della professoressa Francesca Funis –  dedicato alla ricerca effettuata in questi anni, tra rilievi ma anche analisi a cura dell’Università di Firenze sui materiali archiviati a partire dal Cinquecento e fino ai giorni nostri.

 

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