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Che ci fa un leone sulla spiaggia di Rimini? La storia di Cleo

Cosa ci fa un leone sulla spiaggia di Rimini? La storia di Cleo, raccontata dal Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone

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Cosa ci fa un cucciolo di leone sulla spiaggia di Rimini? A questa domanda ha risposto un post pubblicato su ‘Facebook’ lo scorso 10 agosto, cioè proprio nella Giornata Mondiale del Leone, dal Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte Adone.

I responsabili del Centro hanno voluto celebrare questa speciale ricorrenza raccontando la storia di Cleo, il primo esemplare a loro affidato nel lontano 1989. Cleo è una femmina di leone che è stata abbandonata alla fine della stagione estiva a Rimini, verosimilmente da quelli che venivano definiti all’epoca “fotografi di spiaggia“.

Come si spiega nel post su ‘Facebook’, “fino all’inizio degli anni Novanta, quando la legge ancora lo consentiva, era molto diffusa la moda di utilizzare i cuccioli di leoni come attrazione sulle spiagge. Lo sfruttamento di questi cuccioli aveva risvolti che la maggior parte dei turisti ignorava; i cuccioli venivano strappati alle madre quando avevano poche settimane di vita e, per tutta la stagione turistica, trascorrevano molte ore sotto il sole, alimentati scorrettamente e molto spesso sedati affinché rimanessero tranquilli in braccio ai bambini. Alla fine della stagione estiva la maggioranza di questi animali venivano abbandonati o soppressi”.

La piccola Cleo, inizialmente, è stata trasferita al canile di Rimini, dove è rimasta per circa un mese. Poi, è stata affidata a un privato cittadino, Renato, che l’ha accudita per settimane e si è impegnato a trovare un’adeguata sistemazione per l’animale.

Cleo è stata al Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte Adone dal novembre 1989 fino all’aprile 1990, quando è stata trasferita in un parco in Francia.

Fortunatamente la moda di utilizzare cuccioli di leone come attrazioni sulla spiaggia è pressoché scomparsa in Italia, ma i responsabili del Centro hanno tenuto a sottolineare nel post social che “esistono ancora molte altre gravi forme di sfruttamento che stanno portando il leone sull’orlo dell’estinzione”.

Nei suoi anni di attività, il Centro si è occupato di 13 esemplari di leone. È possibile adottare a distanza i leoni accolti dal Centro: per maggiori informazioni si può consultare il sito del Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte Adone, che si ringrazia per la foto.

 

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